Un indomito Avellino resiste a Carpi e porta via un punto che fa tanto morale
Un indomito Avellino resiste a Carpi e conquista un punto che sicuramente vale mezza vittoria. Soprattutto per il morale e l’autostima della truppa di Rastelli. Una squadra biancoverde scesa al Cabassi in formazione largamente rimaneggiata per le assenze di Izzo, D’Angelo, Peccarisi e, all’ultimo momento, di Zappacosta e Galabinov. Un Avellino che, come se non bastassero le pesanti assenze di cinque titolari, si vede espellere in maniera del tutto gratuita anche il suo uomo migliore, Arini (che aveva portato in vantaggio i biancoverdi all’11’ con un bel colpo di testa su cross di Angiulli), per un fallo di mano in area, che ha visto solo l’arbitro. Si è vero che il Carpi ha “gettato via” il cadeau del generosissimo (nei suoi confronti) direttore di gara, calciando in curva il rigore, ma il fatto di dover giocare con un uomo in meno per oltre un’ora ha fortemente penalizzato i Lupi, che dal 28′ del primo tempo hanno dovuto giocare una gara di enorme sacrificio. Ma la saldezza morale, la volitività, il coraggio e l’orgoglio dei biancoverdi hanno retto stoicamente all’arrembaggio del Carpi. Eppure quel gol praticamente regalato agli avversari, giusto in chiusura del primo tempo aveva ulteriormente gettato nello sconforto i ragazzi di Rastelli. Ma stasera i “resti” dell’Avellino hanno buttato il cuore oltre l’ostacolo e sono apparsi addirittura commoventi. Questa grande prova, soprattutto di carattere, ridà fiato alle speranze ed ai sogni dei tifosi biancoverdi, che possono guardare alla prossima gara interna con il Cittadella, come ad una grossa possibilità per il rilancio in grande stile anche nella classifica. Una classifica che, con la caduta dell’Empoli in quel di Varese, rimette, tutto e tutti in discussione. Anche l’Avellino, che con questo punto (che fa classifica, eccome, viste le sconfitte di alcune concorrenti, come il Lanciano, il Latina, lo Spezia e i pareggi di Siena e Cesena) si riporta addirittura in zona play off, acciuffando l’ottavo posto in classifica. Mancano 11 gare alla fine del campionato e l’Avellino dovrà giocare 6 gare tra le mura amiche e 5 partite in trasferta, di cui, solo quella di Palermo, fra dieci giorni, sarà insidiosa. Insomma con il secondo posto a soli 5 punti nessun sogno è ancora precluso ai Lupi.
Ed ora sotto con il Cittadella!