Bari – Avellino, le pagelle ai Lupi: dalla vergogna si salvano solo Tito e Bernardotto
Forte 5
Torna in campo dopo tantissimo tempo e, purtroppo, pur non avendo colpe specifiche sui gol subiti, mostra in maniera evidente la ruggine nelle braccia e nelle gambe, che si palesa con un’insufficiente reattività negli interventi “da ultimo uomo”;
Ciancio 5
L’ex Carrarese non si macchia di colpe particolari, ma neppure si dà da fare per sopperire alle topiche colossali dei suoi compagni di reparto; il disastro del pacchetto arretrato travolge anche lui;
Dossena 4.5
Prestazione tremendamente negativa quella del ragazzone ex Atalanta, che si vede sbucare gli attaccanti pugliesi da ogni dove; lento sia di piedi che di riflessi, appare tra i maggiori responsabili della terribile debacle dei Lupi:
Miceli 4
Mezzo punto in meno rispetto al giovane collega che gli gioca accanto perchè la fascia di capitano che porta al braccio lo condanna senza neppure l’alibi dell’inesperienza; mette lo zampino determinante, ai fini del compimento del disastro, in almeno un paio di gol;
L. Silvestri 5
Ad un’occhiata superficiale, sembra che il secondo gol subito dai Lupi sia sua esclusiva responsabilità, invece, dopo aver rivisto bene l’azione, ci accorgiamo che Miceli va ad ostacolarlo in maniera determinante; nella ripresa cerca di reagire con qualche sgroppata, ma la frittata è già stata servita;
Adamo 5
Un paio di discese lungo l’out destro ad inizio gara, ma poi si perde nel “mare magnum” della pochezza e dell’inconcludenza biancoverde;
(dal 57’ M. Silvestri 5
Cerca di fare e proporre qualcosa, ma è praticamente impossibile reagire quando non c’è più niente da salvare);
Aloi 5
Dossena gli serve “addosso” un pallone velenoso, e la sua incertezza nel controllo della sfera agevola l’intervento di Lollo, che gli soffia la palla, che poi serve a Marras per il primo vantaggio barese; l’ex Trapani cerca di reagire con l’orgoglio che gli va riconosciuto, ma nulla può contro gli “orrori” in serie da parte dei suoi compagni;
(dal 75′ Rizzo S.V.);
D’Angelo 5
Ad inizio match ha sulla testa un ottimo pallone, servitogli dalla sinistra da Tito, ma lui va sulla sfera con scarsa convinzione e decisione, e l’occasione sfuma; inconcludente, sia nella fase di interdizione sia soprattutto nella proposizione;
(dal 57’ Bruzzo 5
L’ingresso in campo, a sconfitta ormai acquisita, serve almeno ad offrigli un po’ di minuti in attesa di tempi migliori; si divora un gol clamoroso a due passi dalla porta di Frattali);
Tito 6
Il centrocampista stabiese non demerita affatto, anzi mostra una determinazione ed una concretezza che i suoi compagni hanno smarrito; predica nel deserto, ma mette sempre il suo ottimo sinistro e la sua generosità al servizio della squadra;
Santaniello 5
Apparentemente effervescente, ma praticamente evanescente: prestazione priva di contenuti concreti e costruttivi per l’ex Picerno; il confronto con chi lo sostituisce diviene addirittura impietoso per lui;
(dal 61’ Bernardotto 6
A parte il gol, che serve solo per una soddisfazione personale, la prestazione generosa e di carattere dell’attaccante romano è la prova provata dell’errore indiscutibile compiuto da Braglia, che gli ha preferito l’inconcludente, per non dire inutile Santaniello; a nostro avviso, in questo momento non si può prescindere dalla presenza in campo sin dal primo minuto dell’ex Lanusei);
Fella 5
Cerca di farsi vedere là davanti, e spesso torna a prendersi qualche pallone, ma al San Nicola era difficile trovare un compagno pronto e capace di rifornire gioco;
(dal 61’ Maniero 5
Si fa notare per un tiro in porta centrale, ben parato dal pipelet barese, ma nulla di più);
Braglia 5
In campo ci vanno sempre i giocatori, e gli errori li commettono loro, ma è l’allenatore ad attribuirgli compiti e posizioni; nella fattispecie, il tecnico toscano non è responsabile diretto della disfatta in terra pugliese, ma neppure può pensare di “farla franca”, se solo si pensa che ha nuovamente preferito un Santaniello, per niente incisivo, ad un “bisonte” impetuoso e travolgente come Bernardotto, la cui non presenza in campo dal primo minuto appare, a nostro avviso, errore imperdonabile da parte di mister Braglia.