Avellino – Foggia 4 – 0, Lupi travolgenti e spietati: impongono la legge del più forte
Avellino – Foggia 4 – 0
Avellino: Forte, L. Silvestri, Miceli, Illanes, Ciancio (dal 52′ Aloi), Carriero (dal 52′ D’Angelo), De Francesco, Adamo (dal 67′ Rizzo), Tito, Fella (dal 69′ Santaniello), Maniero (dal 69′ Bernardotto). A disposizione: Pane, M. Silvestri, Dossena, Rocchi, Baraye. All.: Braglia.
Foggia: Di Stasio, Galeotafiore, Gavazzi, Del Prete, Kalombo (dall’88’ Moreschini), Vitale (dal 46′ Garofalo), Salvi (dal 46′ Rocca), Morrone, Di Jenno, Curcio (dall’88’ Pompa), Dell’Agnello (dal 66′ Nivokazi). A disposizione: Jorio, Anelli, D’Andrea, Germinio, Agostinone, Cardamone, Balde. All.: Marchionni.
Arbitro: D’Ascanio di Ancona. Assistenti: Trasciatti-Melchiorre. Quarto ufficiale: Marianesi.
Marcatori: all’11’ Fella, al 18′ Maniero, al 48′ Fella, al 74′ De Francesco.
Ammoniti: Carriero, Adamo, Morrone (F), Rocca (F). Angoli: 5-3. Rec.: 0′ pt: 3′ st .
Non si ferma l’Avellino, nemmeno davanti al Foggia di Marchionni. Ma se nelle due ultime vittorie, contro Palermo e Juve Stabia, la squadra di Braglia non aveva mostrato grandi cose, ed aveva superato gli avversari con il minimo scarto, questa sera i Lupi hanno vinto e convinto.
Il poker di reti rifilato alla compagine dauna, non ammette discussioni: l’Avellino ha praticamente asfaltato il malcapitato Foggia. Con due gol per tempo ha lanciato un ulteriore segnale all’intero campionato, Ternana a parte, atteso che le Fere stanno ormai per staccare con largo anticipo il biglietto per la Cadetteria.
Sin dalle prime battute di gioco ci si è resi conto che i ragazzi di Braglia erano scesi in campo con una fame agonistica ed una voglia matta di mettere sotto gli avversari, che francamente non avevamo visto prima. Il giusto atteggiamento per garantirsi una vittoria senza sè e senza ma.
Il pressing alto sui portatori di palla foggiani ha costituito il momento tattico prodromico al predominio biancoverde. Giocando sui difetti e sugli errori dei Rossoneri, i Lupi hanno costruito sin da subito le premesse per portare a casa i tre punti. Il primo gol, dopo undici minuti, è nato dall’ennesimo pallone rubato dagli Irpini sulla trequarti foggiana da Adamo che ha crossato in mezzo per la testa di Maniero che messo la palla quasi all’incrocio dei pali, con il giovane portiere dauno che è riuscito a smanacciare contro la traversa; sul prosieguo dell’azione, Carriero ha indirizzato in porta dai venti metri, sulla traiettoria è intervenuto Fella che di piattone destro l’ha messa alle spalle dell’estremo difensore pugliese.
Il vantaggio ha dato ancor più carica ai Lupi che hanno continuato ad inveire contro i Dauni, pressandoli senza soluzione di continuità, costringendoli a frequenti errori nei disimpegni. Così, qualche minuto dopo è già arrivato il raddoppio per l’Avellino: Maniero ha intercettato una palla ad un difensore pugliese in uscita, ai 30 metri, ha visto il portiere lontano dai pali ed ha eseguito al volo un pallonetto; l’estremo difensore rossonero ha cercato maldestramente di respingere, ma la palla si è infilata nella porta.
Il doppio vantaggio dei Lupi, dopo neppure venti minuti, ha praticamente messo già una seria ipoteca sulla loro vittoria. Un quarto d’ora dopo Fella avrebbe potuto siglare il tris ma ha mancato clamorosamente lo specchio della porta, con un colpo di testa sul secondo palo, a soli due metri dalla linea fatale.
Ad inizio ripresa, Fella si è rifatto dell’occasione mancata nel primo tempo, firmando la sua doppietta personale, di testa, dopo aver raccolto un ottimo assist del solito Tito su calcio piazzato dalla destra. Dopo il tris, Braglia ha cominciato a pensare alla trasferta di domenica prossima a Caserta ed ha dato il via alla girandola di sostituzioni. Ad un quarto d’ora dalla fine del match c’è stato spazio anche per il primo gol in maglia biancoverde del redivivo De Francesco, a suggellare una prestazione personale davvero encomiabile, sia sul piano della quantità che su quello della qualità.
Il poker rifilato al Foggia è stata la palmare dimostrazione che i Lupi se, come stasera, riescono ad abbinare alle loro indubbie capacità tecniche, anche il giusto atteggiamento mentale, possono diventare veramente incontenibili.