Distanziamento sui mezzi pubblici: interrogazione del Consigliere Ciampi (M5S) al presidente De Luca

Distanziamento e circolazione dell’aria sui mezzi pubblici campani: disattese le norme anticovid. Il Movimento Cinque stelle interroga il presidente della Giunta regionale. Quali controlli sono stati disposti sui mezzi di trasporto? Sono seguite tutte le norme il relazione alle misure di contenimento del contagio?
Al presidente ho chiesto se  ha predisposto verifiche e vigilanza sui mezzi e la regolarità degli interventi di competenza dei gestori del servizio di trasporto pubblico locale campano.

Dopo un anno di pandemia serve necessariamente dare massima e completa attuazione alle misure anti-contagio nel trasporto pubblico locale non solo per garantire la limitazione della diffusione del virus e tutelare la salute pubblica ed il diritto alla mobilità ma anche per rendere attrattivi i mezzi pubblici, disertati perché ritenuti più insicuri, in termini di contagi.

E’ il tema della mia interrogazione (ne sono primo firmatario) presentata insieme ai colleghi Ciarambino e Aversano.

Da segnalazioni di utenti ed associazioni di categoria si apprende di criticità in merito all’obbligo di costante areazione dei mezzi di trasporto, in quanto su alcuni dei veicoli, ad esempio autobus e treni metrostar o revampizzati, non è sempre possibile l’apertura stabile dei finestrini, ermeticamente bloccati. Mentre durante il trasporto relativamente agli impianti di condizionamento a bordo dei mezzi di trasporto pubblico è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria. In ogni caso, andrebbero rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale.
Inoltre non appare attuata la separazione dei flussi di salita e discesa dei passeggeri.  Tra l’altro gli annunci vocali richiamano per lo più all’obbligo di utilizzo della mascherina e non anche le regole di distanziamento sociale sui marciapiedi e alle fermate.
Vogliamo che ci sia più aria e più spazio sui mezzi di trasporto.

Vincenzo Ciampi

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