Avellino – Teramo, le pagelle ai Lupi: Forte evita la beffa, Tito e Carriero ultimi ad arrendersi

Forte 6,5

Compie una grandissima parata sul tiro, ad inizio ripresa, di Kyeremateng, che poteva costituire una vera e propria beffa per i Lupi; per il resto, partita di ordinaria amministrazione;

Ciancio 6

Impiegato da braccetto di destra nei tre difensori, non rinuncia mai alla spinta offensiva, producendosi in diverse sortite pericolose per gli Abruzzesi;

Dossena 6

Altra prova di grande affidabilità per il difensore ex Atalanta, che, a nostro avviso, merita giocare sempre, perchè, per intelligenza, struttura e tempistica degli interventi, dimostra di essere un difensore con i fiocchi;

Illanes  5.5

Sempre accorto e sicuro negli interventi, tranne nell’occasione che consente all’attaccante abbruzzese di colore di trovarsi a tu per tu con il portiere irpino;

Adamo 5,5

Il suo avvio di gara sembra promettere assai bene, poi, con il passare del tempo, il suo apporto diventa sempre meno intenso ed efficace;

(dal 64′ Rizzo 6

Sicuramente molto più concreto e battagliero del compagno sostituito, offre una notevole spinta lungo l’out destro);

Carriero  6

Gioca a fasi alterne, cominciando male e finendo in crescendo, con una generosissima spinta nella parte finale del match, forse anche rinvigorito dalla fascia di capitano cedutagli da Maniero; è uno degli ultimi ad arrendersi all’amaro destino;

De Francesco 6

Gran primo tempo, nel corso del quale prende letteralmente per mano i compagni, dettando i tempi e smistando una quantità industriale di palloni; nella seconda parte del match tende ad accusare soverchiamente la fatica;

D’Angelo 5

E’ da un po’ che non brilla più come prima, anche quest’oggi è apparso sottotono, senza riuscire a dare una mano concreta all’offensiva biancoverde; Braglia lo tiene colpevolmente in campo per un’ora e un quarto;

(dal 73′ Errico  6

Troppo pochi i minuti giocati dal gioiellino frusinate, che Braglia troppo tardi decide di far entrare, trova comunque il tempo ed il modo di farsi notare per un paio di spunti davvero pregevoli);

Tito 6

Si dà un gran da fare sulla fascia di competenza: nel primo tempo giostra su entrambi i fronti; nella ripresa spinge molto di più, ritrovandosi a fare l’ala sinistra, con tanti cross ed ingressi in area; è uno degli ultimi biancoverdi a rassegnarsi al nulla di fatto;

Santaniello  5

In campo dopo la positività al covid, fa molta fatica a destreggiarsi sulla trequarti, in pratica non incide per niente;

(dal 56′ Fella 5

Proprio sul finire del match poteva regalare tre punti per il secondo posto all’Avellino, ma spreca in malo modo un’occasione d’oro; per il resto assolutamente impalpabile);

Maniero 5

Spreca due clamorose opportunità per segnare: nel primo tempo ha nei piedi l’occasione giusta ma perde l’attimo e si fa deviare il tiro; nella ripresa, da due passi di testa non è preciso e si fa smanacciare la sfera dal portiere teramano; si vede lontano un miglio che non è nelle condizioni migliori;

(dal 73′ Bernardotto  5

Impalpabile, inutile, praticamente inesistente, proprio nel momento in cui l’Avellino aveva bisogno di uno che gli risolvesse i problemi là davanti);

Braglia 5

In appena otto giorni i suoi ragazzi si sono fatti recuperare gli otto punti che avevano di vantaggio sul Catanzaro; anche contro il Teramo i Lupi hanno deluso, e l’opaco pareggio odierno è anche figlio di qualche scelta infelice ed un eccessivo tentennamento da parte del tecnico biancoverde: D’angelo, inconcludente e fuori forma, troppo tempo in campo, mentre un giovane piena di voglia e di numeri come Errico fa il suo ingresso soltanto negli ultimi 18 minuti di gara, davvero troppo tardi per poter cambiare le sorti del match. Per non parlare della sostituzione di Maniero con uno spento Bernardotto, avvenuta nel momento di massimo sforzo dei Lupi per sbloccare il match.

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