Vitucci: ”La sfida con Bologna sarà delicata perchè affrontiamo un avversario in fiducia”
Ancora un turno casalingo per la Sidigas Avellino che, dopo aver ritrovato la vittoria domenica scorsa contro Venezia, attende sul parquet del PalaDelMauro la Granarolo Bologna. All’andata i lupi sbancarono l’Unipol Arena vincendo per 74-78. Sarà la 450esima partita in massima serie per Daniele Cavaliero.
Questi i roster delle due formazioni:
Sidigas: 5 Thomas, 6 Biligha, 7 Lakovic, 9 Spinelli, 10 Ivanov, 12 Goldwire, 14 Dragovic, 15 Morgillo, 18 Cavaliero, 20 Riccio, 22 Achara, 23 Foster, 24 Hayes. All: Vitucci.
Granarolo: 6 Gaddefors, 7 Hardy, 9 Tinti, 11 Motum, 13 Fontecchio, 14 Guazzaloca, 19 Negri, 21 Gazzotti, 23 Jordan, 32 Warren, 33 King, 44 Walsh, 53 Ebi. All: Valli.
Arbitreranno l’incontro i signori Lorenzo Baldini, Carmelo Lo Guzzo e Evangelista Caiazza.
EX – Ben 4, tutti in canotta bianconera. Coach Giorgio Valli ha iniziato la stagione sulla panchina irpina nella passata stagione. Insieme a lui c’erano anche Dwight Hardy e Ndudi Ebi. Altro ex del match è il capitano della Virtus Viktor Gaddefors, che ha indossato la canotta della Scandone nella stagione 2011\12.
Frank Vitucci:
”Dopo la vittoria di domenica contro Venezia, sembra che abbiamo trovato il ritmo giusto di ‘pedalata’. Il mio auspicio, che deve essere anche la volontà dei miei giocatori, è quello di mantenere la stessa concentrazione e umiltà messe in campo 5 giorni fa. Anche la partita contro la Granarolo è delicata, contro un avversario in fiducia, che viene da due vittorie consecutive. Dovremmo ripetere la buona prestazione difensiva di domenica scorsa, con l’atteggiamento di chi sa che la partita potrà essere vinta solo lottando su ogni singolo possesso, per tutta la durata dell’incontro, con grande rispetto dell’avversario. Al di là di alcune situazioni fisiche poco brillanti, dovremmo fare uno sforzo in più per fronteggiare una squadra pimpante, atletica e giovane. Mi auguro che questa nuova versione della squadra continui ad avere quell’atteggiamento che tutto l’ambiente pretende. Entrambi gli innesti, per motivi diversi, hanno dato anche una spinta emotiva e positiva a tutto il gruppo: uno ha l’occasione, alla quarta esperienza italiana, di misurarsi ad uno step superiore, con compagni e avversari di caratura più alta, mentre l’altro è un giocatore esperto e concreto anche fuori dal campo, che aiuta a cercare quella serenità di cui c’è sempre bisogno”.