Monterosi – Avellino 2 – 1, biancoverdi senz’anima: disonorata la storica maglia che fu di Lombardi e di Tagliaferri
Monterosi – Avellino 2 – 1
Monterosi: Borghetto, Piroli, Mbende, Rocchi, Polito, Franchini, Di Paolantonio, Adamo, Cancellieri, Polidori, Costantino. All. Morelli. A disposizione: Alia, Buono, Ferri, Verde, Parlati, Nasini, Sdaigui, Buglio, Caon.
Avellino: Forte, Ciancio (dal 60′ Rizzo), Dossena, Bove, Carriero (dal 60′ De Francesco), Aloi, D’Angelo, Tito (dal 55′ Mignanelli), Micovschi, Kanoute (dal 13′ Mastalli, dal 55′ Gagliano), Maniero. All. Braglia Piero. A disposizione: Pane, Sbraga, Mastalli, Gagliano, De Francesco, Plescia, Messina, Matera, Mignanelli.
Arbitro: Adalberto Fiero di Pistoia. Assistenti: Edoardo Federico Cleopazzo e Simone De Nardi. Q.u. Andrea Calzavara.
Marcatori: all’12’ Adamo (M), al 64′ Gagliano, all’85′ Costantino (M).
Espulso: Polito (M). Ammoniti: Adamo (M), Tito, Franchini (M), Borghetto (M), Dossena, Di Paolantonio (M).
Un vecchio adagio recita: al peggio non c’è mai fine. E la vergognosa sconfitta rimediata dall’Avellino in casa della matricola Monterosi è la dimostrazione plastica che questo antico detto è sempre attuale. Una prestazione inopinatamente negativa, inspiegabile ed ingiustificabile da parte di Aloi e compagni ha determinato una delle pagine più brutte della gloriosa storia dei Lupi. Perchè c’è modo e modo di perdere, ma ciò che è avvenuto allo stadio di Viterbo era inimmaginabile alla vigilia.
Eppure, la gara era cominciata con buoni auspici da parte di un Avellino apperentemente voglioso e determinato a far sua una sfida che, almeno sulla carta, sarebbe stata poco più di una “formalità” per gli uomini di Braglia. Una prima manciata di minuti in cui i Lupi si erano anche guadagnati un’azione da calcio di rigore, sulla quale l’arbitro aveva sorvolato. Un Kanoute, che rientrava dall’infortunio che sembrava imprendibile per i malcapitati difensori laziali. Poi, d’improvviso, il corso del match è cambiato perchè proprio l’ex Palermo, dopo neppure dieci minuti di gara, si è nuovamente infortunato ed è stato costretto a lasciare il campo.
Nel frattempo, prima della necessaria sostituzione di Kanoutè, il Monterosi è passato rocambolescamente in vantaggio, grazie ad un tiro cross dalla linea di fondocampo dell’ex Adamo, con la sfera che ha incocciato sulla gamba sinistra di Forte ed è finita incredibilmente in rete. Sotto di uno a zero, Braglia ha commesso il primo imperdonabile errore tattico: anzichè sostituire Kanoute con un altro attaccante, ha preferito inserire Mastalli.
A dare una mano ad un Avellino incolore e senza lo straccio di un’idea, ci ha pensato il terzino Polito del Monterosi, che, a seguito di un’ammonizione rimediata per un fallo su Tito, ha protestato platealmente all’indirizzo dell’arbitro, che ha estratto il cartellino rosso e lo ha mandato anzitempo negli spogliatoi.
L’improvvisa superiorità numerica dei suoi, non ha “suscitato” alcuna reazione in Braglia, che, anziche risistemare l’assetto dell’Avellino, con l’inserimento di un altro attaccante accanto ad un Maniero, inconcepibilmente isolato là davanti. non ha inteso cambiare alcunchè. Il primo tempo è filato liscio come l’olio per il piccolo ma volenteroso Monterosi. che è riuscito ad andare all’intervallo avanti di un gol.
Soltanto dopo i primi dieci minuti della ripresa Braglia si è ricordato che aveva in panchina ben tre prime punte a disposizione, ed ha operato i primi due cambi: Mignanelli per Tito (sostituzione del tutto inutile e forse anche controproducente, attesa l’impalpabilità dell’ex Ascoli) e Gagliano per un inconcludente Mastalli.
L’Avellino ha continuato disordinatamente a spingere sulla trequarti ma non è riuscito a creare occasioni pericolose, Ci è voluto un calcio d’angolo del redivivo Micovschi che ha inviato la sfera sulla testa di Gagliano, che, con una splendida torsione del collo ha messo la palla all’incrocio dei pali, dove il portiere laziale proprio non poteva arrivarci. Il pareggio rianimava i Lupi, ma gli attacchi continuavano ad essere disordinati e senza idee.
A cinque minuti dalla fine, un’azione del Monterosi nell’area avellinese veniva sfruttata da Costantino che riusciva a tenere palla sull’intervento infelice di Dossena e, girandosi verso la porta , trafiggeva Forte con un rasoterra proprio sul suo palo.
E così finiva miseramente questo match per i Lupi, che venivano ignominiosamente sconfitti dalla matricola Monterosi, che poteva festeggiare la prima storica vittoria in un campionato professionistico.
Da segnalare che per l’Avellino questa è la prima sconfitta da quando i Lupi indossano la storica maglia che fu di Adriano Lombardi, nel campionato di serie B 1975-76, e di GianPietro Tagliaferri nel campionato 1984-85 in serie A.
Modo peggiore per disonorare questa mitica maglia non poteva esserci!