Successo a Bacoli per la Compagnia teatrale avellinese Clan H

Dopo la lunga estate che ha visto la compagnia teatrale CLAN H in scena ininterrottamente, si aggiunge un altro successo per PLAUTINARIA. Nell’accogliente cornice di Villa Cerillo a Bacoli è stata ospitata nell’importante convegno: “Le memorie del comandante. Plinio il Vecchio da Como a Miseno” organizzato dal Comune di Bacoli, dall’Associazione Stabiae 79 A.D. e la direzione artistica di Adelaide Oliano. La compagnia ha divertito il pubblico con la rutilante messa in scena di Casina, l’ultima commedia scritta dal commediografo di Sarsina, con battute in latino e un impianto drammaturgico fondato sulla contaminatio. Commovente la chiosa dello spettacolo, adattato dal regista Lucio Mazza, quando gli attori hanno cantato, il testo della canzone scritta da Salvatore Mazza, quello che potrebbe essere un vero e proprio inno alla joie de vivre: “È ritornato il teatro, è ritornata la vita, con chi ne ha voglia, in ogni luogo con chiunque sia”.  Il teatro da sempre è vita. Oggi, forse, più di ieri.

In scena con Salvatore Mazza, hanno dato vita a personaggi che prendono spunto dai tipi fissi e da caratteri cari alla tradizione plautina: Andrea De Ruggiero,  Santa Capriolo, Laura Tropeano, Sabino Balestrieri,  Antonia Guerra, Maria Pia Di Padova, Luca Picariello, coadiuvati dal direttore artistico e regista Lucio Mazza.

Intanto in settimana è incominciato il corso di teatro per ragazzi e adulti e dopo il ponte dei principi di novembre avranno inizio i corsi per bambini dai 7 agli 11 anni e quelli dai 12 ai 16 anni.

Quest’anno il titolo dei laboratori è “LA CURA”. Tutti i corsi saranno tenuti ed organizzati da Salvatore Mazza, responsabile della formazione della Compagnia Clan H, docente e formatore teatrale, che dichiara: “Oggi, come ieri, abbiamo bisogno dell’altro, abbiamo bisogno di un sogno in cui credere, abbiamo bisogno di animare e dare linfa ai nostri desideri. Abbiamo bisogna di cura. La cura è la risposta. La cura per le piccole cose, la cura per il futuro, la cura per l’essenziale, la cura per noi stessi, la cura per essere liberi. Il teatro è la cura.”

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