Cellule staminali, gli esperti dicono che se l’uso non è corretto, possono esserci danni enormi per i malati
Bisogna essere molto cauti nell’utilizzo delle cellule staminali. E sì, perchè se esse fossero utilizzate in modo scorretto, attraverso terapie non scientificamente validate, potrebbero rivelarsi estremamente pericolose, con ”danni enormi” per i pazienti. A rilanciare l’ invito alla cautela, dopo la vicenda Stamina in Italia, sono gli esperti in occasione di un incontro sull’applicazione delle staminali in medicina rigenerativa, promosso dalla commissione Sanità del Senato. ”Qualsiasi medicinale – ha spiegato il neurologo Gianvito Martino dell’Ospedale San Raffaele di Milano – comprese le cellule staminali, ha degli effetti collaterali, ma questa logica è spesso ‘tenuta nascosta’. Se le staminali non vengono utilizzate correttamente, infatti, i danni possono essere enormi”.
Basti pensare, ha sottolineato l’esperto, che ”gli effetti collaterali da farmaci rappresentano la 4-5/a causa di morte nei Paesi occidentali e solo in Usa si registrano 770mila casi di effetti collaterali da farmaci con il 10% dei pazienti che riporta disabilità permanenti, per un costo pari a 2 miliardi di dollari l’anno negli Stati Uniti”. Dunque, è l’invito di Martino, ”è necessario essere estremamente attenti nel maneggiare anche le staminali e bisogna usare controlli e procedure rigorosi, che sono a tutela dei pazienti”. Invita alla prudenza ed a diffidare delle logiche commerciali in questo ambito anche uno dei massimi esperti di staminali, Paolo Bianco dell’Università La Sapienza di Roma.
”Ogni hanno – ha rilevato – 50mila persone hanno salva la vita grazie a terapie basate sull’utilizzo di cellule staminali, ma dall’altro lato, solo negli Stati Uniti, da 150mila a 1 milione di pazienti riceve ‘terapie’ fasulle con staminali a fini di lucro”. Questo vuol dire, ha avvertito, che ‘‘per un paziente salvato dalle staminali, almeno 3 solo negli Usa ricevono cure fasulle che sono degli oggetti commerciali . In atto cioè, ha concluso Bianco, vi è una ‘‘operazione di business planetario’‘, con una ”strategia antiregolatoria mirata a sostituire le medicine con il libero mercato di ‘terapie’ in realtà inefficaci”.
Da Ansa.it