ANCE Avellino sul caro prezzi dei materiali: “Cosi il Pnrr fallisce”

Non possiamo più attendere: scarseggiano materiali e gli impianti di produzione stanno chiudendo. Occorrono subito misure per calmierare i prezzi e compensare i maggiori costi sostenuti dalle imprese, altrimenti i cantieri del Pnrr anche per carenza di materie prime si fermeranno tutti”.

Questo l’allarme lanciato dal Presidente di Ance Avellino, Michele Di Giacomo, alla luce del peggioramento delle condizioni del mercato delle costruzioni delle ultime settimane.

“Le nostre impresedenunciano una situazione ormai fuori controllo, con prezzi alle stelle e materiali introvabili. Emergenze che le misure varate finora non possono in alcun modo arginare”.

Negli ultimi giorni, infatti, i prezzi dei materiali da costruzione che già erano pressoché raddoppiati nell’ultimo anno sono ulteriormente schizzati. In particolare risultano ormai praticamente irreperibili se non a costi insostenibili bitume, acciaio e alluminio e tanti altri ancora. A peggiorare ulteriormente le cose il macroscopico rialzo di gas e carburante che sta mettendo in ulteriore difficoltà il trasporto dei mezzi e la gestione delle consegne.

“Se non si interviene, sottolinea il Presidente Di Giacomo – le imprese saranno costrette a fermarsi e a chiudere i cantieri. E’ chiaro a tutti che in assenza di contromisure necessarie come l’adeguamento automatico dei prezzi ai valori correnti per tutte le stazioni appaltanti e misure efficaci di compensazione degli aumenti subiti nessuna impresa sarà in grado di realizzare le opere che gli sono state commissionate e che di questo passo del Pnrr non resterà che la carta”, “Siamo consapevoli della gravità del momento e delle difficoltà che il Governo sta gestendo anche sul piano internazionale per porre fine quanto prima al conflitto ucraino, ma il grido di allarme delle imprese edili non si può più ignorare e merita risposte concrete e immediate”.

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