E’ ufficiale: dopo avere “asfaltato” il Crotone più di quanto non dica il punteggio, l’Avellino è tornato!

Lo avevamo detto questa mattina, in sede di presentazione della gara: contro i ragazzi terribili del Crotone, ci voleva un Avellino tutta grinta e carattere, per una presumibile battaglia. E cosi è stato, Massimo Rastelli, per arginare la fase offensiva degli  avversari di turno (molto forti e veloci sulle fasce), ha disposto i suoi in campo come meglio non avrebbe potuto, vale a dire con una classica difesa a 4, con Pisacane e Zappacosta a fungere da terzini in linea con i due centrali Izzo e Peccarisi. Certo, le condizioni del campo ed il gol proprio in apertura di gara (all’8′) di Schiavon, hanno dato una bella mano all’Avellino, ma alibi crotonesi a parte, oggi i Lupi avrebbero vinto contro chiunque. Avevamo presagito nell’aria una certa “bramosia di rivalsa” da parte dei ragazzi di Rastelli, che non ne potevano piu’ di sentirsi accusare di essere stanchi e demotivati. Ma la prova collettiva offerta contro il Crotone, (quarto in classifica ed in ottimo stato di forma) ha davvero strabiliato tutti, per grinta, coraggio, carattere, veemenza e forza fisico-atletica che solo nei momenti migliori del girone di andata avevamo visto esprimere dall’Avellino. Su un campo pesantissimo, ridotto ai minimi termini in quanto a praticabilità da un vero e proprio diluvio di acqua e grandine, la squadra di rastelli ha tirato fuori l’enorme carattere che pure è nel suo Dna, e per il Crotone è stata notte fonda. Sorretti dal miglior Togni della stagione, da uno Schiavon tornato ai massimi livelli, e dalla “zanzara” Ladriere (schierato a sorpresa da Rastelli per giostrare intelligentemente tra le due linee offensive), la squadra biancoverde è divenuta ben presto assoluta padrona del campo, senza che i suoi avversari potessero accennare ad una qualche reazione tecnico-tattica efficace. Il brasiliano in particolare, ha preso per mano la sua squadra, non solo dettando mirabilmente i ritmi e proponendo in prima persona la fase offensiva, ma ha saputo dare l’esempio sul piano della personalità e autostima, andando a pressare e a rincorrere tutti gli avversari di centrocampo. Un Togni cosi ad Avellino non si era mai visto. Con un centrocampista di grande fosforo come l’ex Pescara, lo stesso Schiavon, affrancandosi dall’obbligo delle iniziative personali in fase di costruzione del gioco, ha potuto dedicarsi esclusivamente a fare ampio sfoggio delle sue migliori peculiarità tecnico-tattiche, andando anche a sopperire, per compiti svolti, alla mancanza di un centrocampista prezioso come Arini. Presidiata in maniera ottimale la zona nevralgica del campo, Rastelli ha messo l’Avellino in condizioni di non dovere patire piu’ di tanto nella fase di non possesso, anche in ragione di un’ottima copertura degli spazi con la difesa a quattro. Che ha potuto avvalersi di calciatori che, nei ruoli assegnatigli dal tecnico di Scafati, hanno mostrato di saperci fare davvero. E sì, perchè, a parte i due difensori centrali Izzo e Peccarisi, incredibilmente positivi, i due difensori esterni, Pisacane e Zappacosta hanno vinto tutti i duelli sulle fasce. Il Crotone è andato ben presto “in bambola” senza essere capace di articolare un’azione degna di nota. Piuttosto, c’è da rammaricarsi per le tantissime ripartenze e le numerose palle gol non finalizzate per imprecisione, precipitazione e forse pizzico di attenzione e cinismo nell’ultimo tocco, soprattutto da parte di Galabinov che, prima di raddoppiare al 93′, si è divorato almeno 5 palle-gol limpide. Al tirar delle somme, il due a zero finale risulta “strettissimo” all’Avellino che avrebbe meritato di chiudere questo match senza storia con almeno mezza dozzina di gol.

Insomma, signori, è ufficiale: l’Avellino è tornato! E sabato i Lupi vanno a Cesena, in casa di una squadra che appare in fase decisamente calante. Ecco, come ha detto Schiavon in conferenza stampa dopo la vittoria contro i Pitagorici, se i Lupi andranno in Romagna con lo stesso spirito tirato fuori questo pomeriggio al Partenio-Lombardi, dalla prossima trasferta potrebbe venire una sorpresa davvero molto importante, vale a dire una vittoria che potrebbe anche segnare l’inizio di una nuova “resurrezione” dei Lupi.

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