A Gesualdo arriva la Tares: una vera stangata
Neppure il tempo per tirare un sospiro di sollievo per il mancato pagamento dell’Imu sulla prima casa, che ecco arrivare la Tares. Nessuno a Gesualdo la conosceva prima. Perciò l’incontro e’ stato addirittura angosciante. Centinaia di euro da sborsare nelle prime due rate, una entro il 30 giugno, l’altra entro il 30 settembre. Tutti a chiedersi il perche’ di questo aumento esponenziale in un paesino che patisce forte la crisi: tanti giovani sono partiti per mancanza di lavoro, altri hanno perso il lavoro per la crisi che colpisce le numerose piccole aziende nella zona; ai quali bisogna aggiungere i tanti concittadini cassaintegrati della Fma di Pratola Serra e dell’IrisBus di Flumeri. Adesso tocca pagare una tassa per un servizio, sia pure importante quale lo smaltimento rifiuti. Tutti a chiedersi di chi la colpa di questo forte aumento. Forse gli alti costi della macchina comunale, l’imperizia degli amministratori, il mancato conseguimento della quota minima del 35% della differenziata e la conseguente multa che e’ arrivata, che ammonta ad oltre 100 mila euro. Un po’ di tutto cio’. Ma soprattutto la gestione complessiva dei rifiuti che in Regione Campania e’ motivo di sprechi abnormi, quando altrove i rifiuti risultano addirittura fonte di reddito. La terza rata della Tares dovrà essere saldata entro il 30 dicembre, ed i Gesualdini la troveranno sotto l’albero di Natale. Non e’ possibile quantificare con certezza oggi l’ammontare della tassa nel suo complesso, ma per rendere l’idea: per ogni 100 mq di un appartamento la somma delle tre rate dovrebbe essere di quasi 500 euro!
Francesco Aufiero