Accadde oggi: lo sbarco alleato ad Anzio

Una grande illusione pagata a caro prezzo. Sopratutto in termini di vite umane. Quando gli Alleati sbarcarono ad Anzio il 22 gennaio 1944, pensavano di poter raggiungere  e liberare Roma in poco tempo. Anche perchè la cittadina laziale sul Tirreno  non distava molto dalla Capitale: appena  50 km. Doveva essere  una marcia trionfale per i soldati agli ordini del generale J.P. Lucas. Ma non avevano fatto i conti con la resistenza tedesca. O forse  li avevano fatti male. Perchè l’operazione Shingle, questo il nome in codice, prevedeva di far sbarcare le truppe alleate ad Anzio per sorprendere alle spalle i tedeschi, asserragliati dietro la Linea Gustav che divideva la Penisola dalla foce del Garigliano alla città di Ortona in Abruzzo.

LENTEZZA Nonostante la superiorità aerea e l’impreparazione dei difensori, gli alleati avanzarono lentamente. Colpa della tattica troppo prudente e attendista del generale J.P.Lucas che preferì consolidare la testa di ponte, invece di concentrare tutte le forze contro il nemico. Il suo attendismo permise al generale Kesselring di riorganizzare le sue truppe e di prepararle ad una difesa accanita. Infatti, per oltre 3 mesi i tedeschi resistettero all’avanzata alleata nel settore di Anzio che fu  il centro abitato più colpito. Oltre alle vittime civili, gran parte del patrimonio edilizio della città fu distrutto.  Soltanto  il 23 maggio,  dopo la caduta di Cassino, le truppe al comando di Kesserling abbandonarono le loro postazioni difensive e ripiegarono verso la Linea Caesar che si estendeva da Ostia al litorale adriatico.

ROMA LIBERATA A questo punto gli anglo-americani  avevano due scelte: puntare su Roma o accerchiare e intrappolare la 10ª armata tedesca del generale Vietinghoff che difendeva ancora efficacemente l’ Italia centrale. Il richiamo della Città Eterna era però troppo forte e cosi gli Alleati, guidati dal generale Clark,  si diressero verso la Capitale che fu liberata il 4 giugno 1944. Ma la guerra non era finita. Altro sangue doveva scorrere ancora fino al 25 aprile dell’anno successivo. Da una parte e dall’altra. E soprattutto tra i civili.

 

Mariano Messinese

twitter: @MarianoWeltgeis

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