Accadde oggi: “Nasce Ronald Reagan”

L’attore che divenne presidente degli Stati Uniti. Il quarantesimo per la precisione. Ronald Reagan nacque il 6 febbraio del 1911 a Tampico nell’Illinois. In gioventù Reagan fu anche radiocronista delle partite di baseball dei Chicago Cubs. Ma era anche molto attratto dal cinema. E infatti nel 1937 fece un provino e firmò un contratto di 7 anni per la Warner Bros. In realtà il futuro presidente degli Stati Uniti non riuscì mai a diventare una star come Cary Grant o John Wayne. Recitò principalmente in film di serie B. Forse anche per questa ragione parallelamente si dedicò al sindacato, anticamera della carriera politica.

LA TRASFORMAZIONE-  Dal 1947 al 1952 e in seguito dal ’59 al 60, Reagan fu  a capo del principale sindacato degli attori di Hollywood. Fino al ’62, Reagan era un simpatizzante del partito democratico. Dopo la crisi di Cuba, si orientò verso il partito repubblicano, l’unico in grado di fronteggiare, a suo giudizio, la minaccia comunista. Nel 1966 divenne governatore della California e ottenne anche un secondo mandato, al termine del quale non si ricandidò. Si presentò alle primarie del partito repubblicano nel 1976, ma fu sconfitto da Gerald Ford. Quattro anni dopo i tempi erano maturi, però, per la sua elezione alla Casa Bianca.

LA PRESIDENZA-  La campagna elettorale del 1980 fu pesantemente condizionata dalla crisi degli ostaggi dell’ambasciata Usa a Teheran. Reagan vinse e si insedio alla casa bianca il 20 gennaio 1981. Sessantanove giorni dopo il nuovo presidente fu vittima di un attentato ad opera di uno squilibrato. Reagan rischiò di morire, ma si salvò e tornò a lavoro. In politica interna il faro di Reagan fu la deregulation, sintetizzabile nella sua  celebre frase” lo stato non è la soluzione, ma il problema“. In politica estera Reagan non intraprese azioni militare estese, preferendo colpire obiettivi mirati. Anche perchè si trovava al timone di una nazione ancora debilitata dalla Sindrome del Vietnam. Controversi invece i rapporti con l’Unione Sovietica. Nel suo primo mandato le relazioni scesero a un livello molto basso, durante il secondo Reagan e Gorbaciov, il segretario del PCUS, avviarono un processo di distensione dei rapporti. Nonostante questo, Reagan portò il confronto con l’Urss a livelli non più tollerabili per l’altra superpotenza.

IL RITIRO- Anche per questo, quando l’Impero del Male, come lo definì Reagan, collassò, il presidente americano fu salutato come un eroe negli ex paesi del blocco Orientale. Oggi è ancora controverso il giudizio degli storici sul ruolo svolto da Reagan nella vicenda. Secondo alcuni l’implosione dell’Urss era inevitabile e il presidente americano si limitò ad anticiparla, secondo altri la sua azione fu decisiva. Comunque Reagan non fece in tempo ad assistere al crollo della superpotenza sovietica da presidente. Da un anno non era più l’inquilino della Casa Bianca. Negli ultimi anni, Reagan si ritirò a vita privata e fu colpito dall’Alzheimer. Morì il 5 giugno 2004. E da allora è entrato nel mito. Quello degli anni ’80, rampanti e spregiudicati proprio come il quarantesimo presidente degli USA.

Mariano Messinese

Twitter:@MarianoWeltgeis

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