Ad Avellino la settima tappa di @Scuolasenzabulli 2023, Di Meo (Corecom): “Dare a nuove generazioni strumenti per comprendere e affrontare questi fenomeni, ragazzi non sono soli”
@Scuolasenzabulli, la campagna di sensibilizzazione e prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo promossa dal Comitato regionale per le comunicazioni della Campania, presieduto da Carola Barbato, fa tappa ad Avellino. Protagonisti dell’incontro gli alunni dell’Istituto Comprensivo Colombo-Solimena, guidato dalla dirigente Mary Morrison. All’iniziativa ha partecipato Simone Di Meo, componente del Corecom Campania: “Da anni portiamo avanti delle importanti iniziative all’interno delle scuole per sensibilizzare gli studenti sui temi di bullismo e cyberbullismo. Con queste attività cerchiamo di trasmettere ai ragazzi tutti gli strumenti per poter comprendere a fondo questi fenomeni e imparare a comportarsi nella maniera corretta anche nelle situazioni più complicate.
Il bullismo è un fenomeno che riguarda tutti e non bisogna sottovalutarne i pericoli. I ragazzi devono capire che un conto è la verve e la simpatia ben altra cosa è l’insulto reiterato. Le parole hanno un peso e sono uno strumento potentissimo, uccidono, devastano, possono infliggere ferite all’anima molto più dolorose e sanguinolente di un pugno o di una coltellata. Bullismo e cyberbullismo sono fenomeni purtroppo amplificati, in questi anni, dal ring dei social media, dove i leoni da tastiera esprimono la loro finta supremazia utilizzando parole d’odio. Per questo prima di agire, di commentare qualcosa, di insultare qualcuno, dobbiamo pensare a quello che stiamo facendo, solo così possiamo renderci conto degli errori commessi e che non vanno ripetuti. Con questi incontri ci avviciniamo al traguardo, quello di crescere nuove generazioni pienamente consapevoli dei rischi del bullismo e del cyberbullismo, persone che sapranno adottare i corretti comportamenti che interrompono la catena di vessazioni e avviano un percorso positivo di aiuto alle vittime che non sono mai sole. C’è una fitta rete, composta dalle famiglie, dalla scuola, dal Corecom, dalle forze dell’ordine, pronta a intervenire in caso di necessità”. Ha concluso Simone Di Meo.