Al termine della tre giorni in Svezia, il Direttore del Consorzio A5 De Blasio: “Informazione fondamentale per uscire da un circuito ancora chiuso”                  

I rischi e i benefici della digitalizzazione nel Welfare è stato il tema al centro della 31esima Conferenza Europea dei Servizi Sociali che, organizzata dalla European Social Network, di cui fa parte anche il Consorzio dei Servizi Sociali Ambito A5, si è tenuta quest’anno a Malmö, in Svezia.

La tre giorni di confronto, che ha visto la partecipazione dei dirigenti dei servizi sociali provenienti sia da Paesi europei che extraeuropei, come America e Canada, si è conclusa questa mattina.

Uno spazio dell’ultima giornata è stato dedicato all’esperienze di “Persone e Sociale”, il Network di informazione e comunicazione sociale del Consorzio A5. L’iniziativa è nata oltre due anni fa con l’obiettivo di portare al centro dell’attenzione tematiche sociali spesso ai margini del confronto e del dibattito.

Il Network del Consorzio, che si propone come Osservatorio e punto di riferimento nel mondo delle Politiche Sociali e del Welfare, opera attraverso ilsito personeesociale.it, aggiornato in tempo reale con news, servizi e notizie di orientamento anche su bandi, misure, progetti e opportunità di lavoro, la Web Radio e la Web Tv, due spazi di informazione dedicati ad approfondimenti e interviste.

“È stato molto gratificante e stimolante – precisa il Direttore Generale del Consorzio Carmine De Blasio – far conoscere ad un platea internazionale così estesa una esperienza molto innovativa, immaginata e realizzata in un contesto, quello dei servizi sociali, in cui la comunicazione resta una criticità. Operiamo infatti spesso in un perimetro chiuso, del quale fanno parte solo i beneficiari dei servizi sociali. Il mondo del sociale avrebbe invece bisogno di comunicare di più e meglio, anche per arrivare alla politica, alle istituzioni e a quanti sono chiamati ad investire in un settore fondamentale per il benessere delle nostre comunità”.

Per De Blasio il bilancio della tre giorni in Svezia è assolutamente positivo. “È sempre importante e utile – conclude – poter partecipare a momenti di confronto tra realtà diverse che si occupano di problematiche simili, che ruotano intorno alla famiglia, ai giovani, agli anziani, alle persone con diverse abilità o all’emergenza povertà che, purtroppo, interessa fasce sempre più estese di popolazione”.

Loading