Altavilla Irpina, Palio dell’Anguria: consueto successo di pubblico – L’asino Brio brucia sul filo di lana il campione uscente Tyson e Grottolella fa suo il palio
La 37esima edizione del Palio dell’Anguria non è venuta meno, neppure stavolta, alle promesse della vigilia: spettacolo e grande successo di pubblico, con la gente assiepata in ogni angolo dei duecento metri del bellissimo Corso Garibaldi, addobbato a festa con il giallo ed il verde, i due colori di Altavilla Irpina..Emozionante e combattuta la corsa finale che ha visto la vittoria dell’asino “Brio” montato dal fantino Paolo Macchia per il Comune di Grottolella, che ha battuto proprio sul filo di lana il campione uscente “Tyson”, cavalcato da Ettore D’Onofrio, a difendere il titolo conquistato lo scorso anno dal Comune di Altavilla Irpina. Al terzo posto si è classificata la somara “Angelina” con Anastasio Spiniello per la frazione Taverna del Monaco sempre per il Comune di Grottolella.
Ad impersonare Costanza di Chiaromonte è stata la diciassettenne leccese Lilian Ruggio (che nella serata precendente aveva vinto la selezione organizzata per la scelta della regina), accompagnata dall’irpino Dario Bavaro (Direttore del Teatro Carlo Gesualdo di Avellino) nei panni di Andrea De Capua. Il lungo ed intenso pomeriggio altavillese è stato aperto dallo spettacolo del corteo storico che quest’anno ha visto finalmente il “ritorno a casa” di Costanza di Chiaromonte, che (grazie al meritorio lavoro ed alla notevole caparbietà dell’attuale Amministrazione comunale, capeggiata dall’attivissimo Sindaco Mario Vanni, che, dopo mezzo secolo di oblìo ed abbandono, ha restituito alla fruizione dei paesani l’edificio storico di epoca rinascimentale) ha potuto riappropriarsi della sua antica dimora, vale a dire il Palazzo De Capua, meglio noto come Gran Comital Palazzo (ma per gli Altavillesi, semplicemente Palazzo Baronale).
Notevole e suggestiva come sempre anche l’esibizione nel carosello medioevale dei Cavalieri della Pergamena Bianca (Associazione culturale di Cava de Tirreni) capeggiati, da par suo, dal maestro di equitazione Alfonso Salsano, che montavano splendidi cavalli di razza spagnola. Da notare, ma soltanto per dovere di cronaca, un piccolo fuori programma, che per fortuna non ha avuto conseguenze gravi: il pluricampione del Palio Angelo Romano, nel corso della terza batteria eliminatoria, è stato disarcionato dal suo asino. L’esperto fantino ha riportato soltanto una forte contusione al fianco ed alla schiena. Da segnalare l’immediatezza ed efficienza dei soccorsi.