Amichevole Avellino – Casertana 1 – 1, la squadra di Taurino ha palesato evidenti lacune strutturali
Avellino: Pizzella, Auriletto, Aya (dal 64′ Sbraga), Zanandrea (dal 64′ Moretti); Ricciardi (dal 46′ Micovschi), Franco, Garetto (dal 74′ Mastalli), Tito (dal 78′ Ricciardi), Guadagni (dall’85’ Tarcinale), Bernardotto, Di Gaudio (dal 46′ Russo). A disposizione: Marcone, Matera, Dall’Oglio, Scognamiglio, Mauri, Stanzione. All.: Taurino.
CASERTANA: Prisco, Dionisi (dal 63′ Galletta), Rainone, Sabatino, Sena, Casoli (dall’89’ Valtulini), Nunes, Esposito (dal 63′ Tringali), Turchetta, Guida (dal 77′ Vacca), Ferrari (dal 46′ Favetta). A disposizione: Viola, Da Silva, Ferraiuolo, Gazerro, Donose, Marin, Shependi, Giaquinto. All.: Parlato.
Marcatori: al 54′ Tito, al 76′ Sena (C)
L’amichevole con la Casertana al Partenio-Lombardi era solo un test per valutare lo “stato dell’arte” nella costruzione dell’Avellino targato Taurino, che si approssima a disputare il campionato di Lega Pro 2022-23. La partita che è andata in scena davanti a poco più di mille spettatori è stata sicuramente utile ed indicativa per il tecnico salentino, che, tuttavia non ha potuto contare su calciatori che dovrebbero partire titolari, come Marcone, Kanoute, Dall’Oglio e Murano.
In campo si sono visti tanti volti nuovi tra le fila dei biancoverdi: Ricciardi, Auriletto, Aya, Zanandrea, Franco, Garetto, Guadagni, Bernardotto (tornato alla base dopo un anno di esilio) e, nel secondo tempo, Moretti e Russo.
Il tecnico ex Francavilla ha proposto il suo 3-4-3, utilizzando Franco in cabina di regia, al servizio del tridente Guadagni-Bernardotto-Di Gaudio. Il confronto con l’agile e generosa Casertana, compagine di serie D, non ha restituito sensazioni positive ai tifosi biancoverdi, che non hanno visto negli ultimi arrivati in casa Avellino molte individualità interessanti, capaci di far fare il salto di qualità al complesso targato Taurino.
Diciamola tutta, ad un certo punto, dalla curva si è alzato il coro “Dove sono i calciatori”, chiaramente indirizzato al presidente D’Agostino e al direttore sportivo De Vito.
L’amichevole è finita in parità, per effetto dei gol, nella ripresa, del biancoverde Tito e del rossoblu Sena. Ma l’Avellino, sia pure al cospetto di una compagine di categoria inferiore, ha mostrato evidenti lacune nell’impostazione della manovra (benchè Franco non abbia demeritato) e soprattutto nella finalizzazione, con un Bernardotto che è sembrato un pesce fuor d’acqua, anche perchè l’attaccante romano non è propriamente un vero terminale offensivo.
Insomma c’è ancora tanto da lavorare da parte di Taurino, ma ancor di più da parte della società biancoverde, che, a nostro avviso, dovrà cercare di ingaggiare almeno altri cinque o sei calciatori dallo spessore tecnico importante, se vuole coltivare ambizioni di alta classifica.