Archivio di Stato di Avellino, domenica 9 ottobre inaugurazione della mostra: “Da contadini a soldati: la Grande Guerra nelle fonti archivistiche militari irpine”
L’Archivio di Stato di Avellino partecipa al progetto Domenica di carta 2016, promosso dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, con l’apertura straordinaria e l’inaugurazione della mostra documentaria e fotografica: “Da contadini a soldati: la Grande Guerra nelle fonti archivistiche militari irpine”.
L’evento intende valorizzare la conoscenza delle fonti archivistiche militari attraverso la ricostruzione della vita di centinaia di soldati irpini strappati alle famiglie ed al lavoro, quasi esclusivamente contadino, per precipitare nel grande macello della prima guerra mondiale.
Il percorso della mostra offrirà una campionatura di documenti che metteranno in luce aspetti spesso poco conosciuti della partecipazione al conflitto dei giovani combattenti irpini caduti, decorati al valor militare, mutilati, dispersi ed anche disertori: ruoli matricolari, lettere e fotografie di soldati dal fronte, le tristi comunicazioni alle famiglie dei dispersi e dei caduti, le onorificenze ricevute da tanti combattenti, storie particolari di renitenti e curiosità degli anni della guerra.
Un grande contributo alla mostra è dato dall’esposizione di manufatti utilizzati dai soldati nel conflitto e concessi dalla Mostra permanente “Alla ricerca delle cose perdute” di Gaetano Di Vito, privato cittadino di Bonito che da circa un trentennio colleziona oggettistica antica.
Grazie alla sua collaborazione sarà possibile visionare gran parte del materiale dato in dotazione dall’esercito italiano ai soldati quali una mantellina, stivali, pugnali, elmetti, una ruota di cannone, una sella per trasporto armi e altro.
Durante la manifestazione sarà proiettato un video sulla storia dei famosi ragazzi del ’99,quelli nati a fine Ottocento che nel 1917 compivano diciotto anni, pronti per essere impiegati sui campi di battaglia ma impreparati tecnologicamente e strategicamente e mandati letteralmente a morire.