Area Vasta di Avellino: sabato 19 dicembre a Palazzo di Città sarà firmato il Protocollo di Intesa fra 33 Comuni

L’Area Vasta di Avellino comincia a prendere concretamente forma. Sabato 19 dicembre, infatti, alle ore 10.30 nella Sala consiliare di Palazzo di Città 33 Comuni (compreso il Capoluogo) firmeranno il Protocollo d’intesa. Un appuntamento importante a cui l’Amministrazione comunale guarda con forte attenzione, consapevole che la costituzione dell’Area Vasta potrà finalmente consentire alla città di Avellino e ai Comuni limitrofi di fare un salto in avanti, dando una vera e concreta prospettiva a questo territorio, che troverà nelle singole identità delle municipalità coinvolte la sua grande forza ed originalità.

“Questa è, e sarà una grande sfida, che vedrà la città capoluogo capofila e promotore, alla guida di un processo che porterà alla formazione di una Avellino che così si candida ad essere la terza città della Campania”. Ne è fermamente convinto il Sindaco Paolo Foti che ha condiviso il progetto sull’Area Vasta di Avellino anche col Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Lo stesso Governatore, infatti, a dimostrazione dell’attenzione della stessa Regione al progetto, sarà presente all’incontro tra i Comuni sull’Area Vasta di sabato 19 dicembre.

Insomma dopo la prima riunione operativa dello scorso 8 settembre l’Esecutivo di Piazza del Popolo ha lavorato intensamente per giungere a questo Protocollo d’intesa condiviso con gli altri Comuni limitrofi. “È chiaro che lo sviluppo del territorio attraverso la connessione e la valorizzazione delle identità condivise e attraverso l’attuazione di obiettivi comuni – spiega il Sindaco Paolo Foti – è un percorso lungo e tortuoso, pertanto necessita tutto il nostro impegno affinché si pongano le basi per la costruzione dell’Area e la pronta attivazione delle pratiche necessarie ad ottimizzare la partecipazione ai programmi comunitari. È necessario avviare azioni congiunte mirate ad uno sviluppo sociale, infrastrutturale, culturale, economico ed ambientale sostenibile della collettività, evitando frammentazioni di iniziative pubbliche e private avulse da un disegno unitario di area e/o di sistema locale di sviluppo”.

In tale contesto, anche la nuova Programmazione europea 2014-2020 deve divenire lo strumento che, superando le barriere dei confini amministrativi, offrirà ai territori l’opportunità di affrontare le dicotomie tra le aree di concentrazione dello sviluppo e delle attrattività e le aree della marginalità sociale e del degrado urbano, riposizionandone le prospettive di rigenerazione fisica, economica e sociale all’interno di una scala territoriale di Area Vasta.

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