Ariano Irpino, lunedi 22 maggio alle ore 16: full immersion nell’epopea della “Serenissima” alle Due Culture di Biogem
Sarà ‘L’Arsenale di Venezia. Una storia produttiva (secoli XIII-XVIII)’, di Francesco Gaglianò, il prossimo libro presentato nell’ambito delle Due Culture di Biogem. Il convegno, in programma lunedì 22 maggio, alle ore 16:00, nella sede dell’Istituto irpino, conterà sulla presenza dell’autore, Francesco Gaglianò, Dirigente d’impresa, con esperienze in aziende di caratura internazionale, quali IVECO e Fiat Powertrain Technologies. Introdotto e coordinato dal giornalista e scrittore Generoso Picone, il meeting prevede la partecipazione di due docenti dell’Università del Sannio: la professoressa Gilda Antonelli, Ordinario di Organizzazione Aziendale; e la sua collega Vittoria Ferrandino, a sua volta Ordinario di Storia Economica.
La presentazione del libro sarà l’occasione per un viaggio virtuale, lungo sei secoli, dai primi passi duecenteschi, fino al 1797, all’interno del più grande complesso produttivo dell’Europa preindustriale. Al centro degli interventi, l’approccio fortemente ‘lavoristico’, privilegiato dall’autore, che, nel testo, si è concentrato sulle funzioni fondamentali dell’Arsenale: dalla gestione del personale alla sua formazione; dalla progettazione navale alla produzione; dall’approvvigionamento dei materiali alla logistica interna. Argomenti che, pur calati in un preciso, sia pur ampio contesto storico, dall’autore minuziosamente descritto, consentono confronti con le fabbriche odierne, alla ricerca delle inevitabili differenze, ma anche di insospettabili similarità.
Il libro – assicura il dottore Gaglianò – va anche oltre, esaminando le tradizioni marinare mondiali, la navigazione e il suo sviluppo scientifico, ma anche le connessioni fra tecnica e scienza (con un focus sui rapporti tra l’Arsenale e Galilei). E ancora, le plurisecolari vicende della Serenissima, in un contesto storico, segnato, nel suo complesso, dalla graduale ascesa di quella realtà culturale e materiale che noi conosciamo come Europa.