Ariano Irpino, terza giornata del meeting le “Due Culture”: tra libero e servo arbitrio Biogem ricorda Masullo e si affida a Dostoevskij
La libertà intesa come straordinaria, ma mai definitiva acquisizione per l’intero genere umano, la sua origine, e i suoi limiti,saranno i motivi dominanti della terza giornata al meeting delle ‘Due Culture’ di Biogem, in versione sia mattutina sia pomeridiana.
Dall’Imperial College di Londra Anna Maria Mandala rifa tappa ad Ariano Irpino, per porre l’attenzione sui tanti dispositivi informatici presenti nelle nostre case, dagli smart speaker, ai baby monitor, fino alle smart TV, e sui rischi a loro collegatiin materia di privacy e sicurezza. Perché sono così economici e qual è il vero valore che ci restituiscono? Stiamo forse barattando la nostra libertà digitale?
Un senso di precarietà che aleggerà anche nel dibattito successivo, nel corso del quale il professore Marco Filoni interrogherà l’economista Luigi Paganetto e il presidente della Link Campus University, Vincenzo Scotti, sul potere seduttivo di una libertà, compresa quella economica, consideratacome una conquista definitiva. Quasi certamente un’illusione, nonostante il benessere, lo sviluppo e l’apertura dei mercati. Senza contare il difficile equilibrio da mantenere tra etica ed efficienza, in un’epoca di grande trasformazione come la nostra.
Che non sia uno scrittore del passato a poterci aiutare in una materia così complicata? Sembra esserne convinto il professore Danilo Breschi, che nel pomeriggio, esaminerà la questione dal punto di vista di Fëdor Michajlovič Dostoevskij, di cui nel 2021 ricorrono, contemporaneamente, i 200 anni dalla nascita e i 140 dalla morte.Il grande russo, secondo Breschi, è infatti ancora perfettamente in grado di parlare a noi contemporanei, ma non solo come romanziere. A essere esaminato, in questa sede, sarà quindi, prevalentemente, il Dostoevskij pensatore, persino filosofo, per di più cristiano-ortodosso, capace di mettere in profonda relazione tra loro libertà, morale, verità e fede.
Se c’è un campo in cui la libertà si fa particolarmente ‘prepotente’ è quello della scienza, generando analisi multidisciplinari di questo complicato rapporto, dal diritto all’etica, dalla politica alla sociologia. Di grande ampiezza si annuncia dunque il dialogo tra la professoressa Laura Palazzani e il suo collega. Gilberto Corbellini, due autorevoli voci del dibattito bioetico e filosofico italiano ed internazionale. Al dottore Michele Farisco, Responsabile del Laboratorio di Filosofia ed Etica della Scienza, a Biogem, l’onere di sviscerare il tema, a partire dai riferimenti costituzionali, per arrivare alle questioni di più grande attualità, legate, ad esempio, alla pandemia in corso.
A chiusura della sessione pomeridiana irrompe un dibattito plurisecolare, teologico e non solo. La contesa tra Erasmo da Rotterdam e Martin Lutero può certamente dirsi un fatto culturale di straordinaria rilevanza storica per l’Europa e per il mondo cristiano in generale. Una diversa visione dell’arbitrio, libero o servo, che mezzo millennio fa ha definitivamente spaccato una universalità cristiana già messa a dura prova nei secoli precedenti. Oggi i passi avanti sembrano essere notevoli, sanciti dalla celebre ‘Dichiarazione Congiunta sulla Dottrinadella giustificazione’. La prospettiva è quindi, davvero cambiata? Il presidente di Biogem, Ortensio Zecchino ne discuterà con due autorità in materia, quali Monsignore Franco Buzzi e il Pastore DieterKampen, attualmente Presidente e Vice-Presidente dell’ASLI (Accademia Studi Luterani in Italia).
Estremamente ‘concettoso’, in un sabato ad alta intensità neuronale è, infine, il programma serale, che ricorderà il sublime filosofo morale Aldo Masullo, abituale frequentatore delle Due Culture, la cui parabola speculativa ha avuto quale elemento centrale proprio il tema della libertà, vera chiave ermeneutica per l’analisi dei concetti di identità e comunità. Alcuni passi scelti della sua ricchissima produzione, tra cui il testo ‘La libertà e le occasioni’, introdurranno i presenti al suo sempre attuale pensiero, continuando idealmente a interpellarlo.