Ascoli – Avellino, le pagelle ai Lupi: Insigne sopra a tutti, ma anche Mokulu sugli scudi
Frattali 6
Insieme con Biraschi confeziona una brutta frittata che determina il primo gol di Cacia, ma poi salva i Lupi dal 2-4 ad inizio del secondo tempo;
Pisano 6
Mette tutta la sua esperienza al servizio della squadra e tutto sommato non commette sbavature;
(Dal 37′ st Pucino S.V.);
Jidayi 6
Questa partita ha detto con nettezza che in questo momento l’ex stabiese serve molto più nella zona mediana del campo; nella prima parte di gara, da centrale difensivo appare non altezza come in tante altre occasioni; nel secondo tempo si apprezza in maniera palmare il suo apporto nella zona nevralgica del campo, considerato che le attuali, scadenti, condizioni di forma di Arini e Paghera e l’assenza di D’Angelo, rendono molto vulnerabile il centrocampo dell’Avellino nella fase di non possesso;
(dal 41′ st Rea S.V.);
Biraschi 6
Il giovane centrale biancoverde ha alternato cose buone ad altre meno positive: il gol del pareggio ascolano di Cacia trova involontario coprotagonisti lui e Frattali, che non si intendono, lasciando una palla facile facile all’esperto attaccante marchigiano; nel secondo tempo è autore di una sgroppata sull’out destro a dir poco travolgente, che conclude con un ottimo assist a Castaldo, che a sua volta fa da sponda a Insigne per il gol del 3-3;
Visconti 5.5
Non sta attraversando un momento eccezionale di forma e dalle sue parti i Lupi soffrono molto; buona qualche sua sgroppata lungo l’out di competenza, ma è poca roba;
Arini 5.5
Non capiamo perchè Tesser si ostini a insistere sul suo impiego: Mariano avrebbe bisogno di rifiatare perchè appare evidente il suo affanno soprattutto sulle seconde palle, che lo vedono sempre in ritardo; è chiaro che il generosissimo centrocampista napoletano è costretto a fare gli straordinari per via dell’assenza di D’Angelo, ma anche perchè Tesser continua pervicacemente a far giocare Jidayi in difesa e non in mediana;
Paghera 5.5
Purtroppo anche quest’oggi non si è visto il miglior Paghera, specie in fase di contenimento della proposizione ascolana;
(dal 46′ Migliorini 6
Sicuramente positivo il suo apporto, sebbene il primo impatto non sia stato dei più felici con quell’ingenuità su Cacia che poteva costare il quarto gol ascolano; poi prende confidenza con il match e sfodera una prestazione assai attenta e senza più sbavature; sull’azione del calcio di rigore che dà la vittoria ai Lupi, i 196 centimetri di Migliorini ed il suo intelligente movimento sul calcio d’angolo di Gavazzi spaventano Mitrea che va nel panico e per non fargli arrivare la sfera sulla testa lo anticipa con il clamoroso fallo di mano);
Gavazzi 5.5
Anche il valtellinese non sta dando l’apporto che da lui ci si attende sempre: si esprime a corrente alternata, anche se ha il merito di mettere quella parabola insidiosa dal calcio d’angolo, che porta al fallo di mano di Mitrea;
Insigne 7.5
Decisamente la sua migliore prestazione con la maglia biancoverde: due assist per la doppietta di Mokulu e gran gol su conclusione al volo che vale il momentaneo pareggio sul 3-3; assoluto protagonista del match, lo scugnizzo fratello d’arte ha fatto la vera differenza a favore dei Lupi;
Castaldo 6.5
Primo tempo leggermente sotto tono, anche per via di una botta rimediata da un difensore ascolano; seconda parte di gara ai suoi soliti livelli con una grande sponda per Insigne in occasione del 3-3, e grande freddezza e precisione nella trasformazione del penalty che dà tre punti d’oro ai Lupi;
Mokulu 7
Il suo primo gol è da bomber consumato: questa volta sorprende positivamente la sua grande freddezza e proprietà tecnica nel fintare e saltare il portiere in uscita; anche il raddoppio è da attaccante rapace e spietato; ormai la promessa che aveva fatto in tempi non sospetti (14 gol a fine campionato) è davvero sul punto di essere mantenuta;
Tesser 6
Ha il merito di aver creduto e pensato che questa potesse essere la partita del suo pupillo (Insigne) ma ha il demerito di avere insistito sul Jidayi difensore, pur in presenza di una coppia di centrocampo Arini-Paghera, assolutamente non convincente; nel secondo tempo, preso da positiva ed ammirevole resipiscenza, mette dentro giustamente il centrale difensivo Migliorini (che lo ripaga della fiducia) spostando doverosamente l’ex stabiese sulla mediana, ed i frutti tattici e tecnici non tardano ad arrivare.