Atalanta – Avellino 2 – 0, Lupi fuori dalla Coppa Italia ma a testa alta
Atalanta – Avellino 2 – 0
Atalanta: Avramov; Scaloni, Benalouane, Biava (dal 34′ st Dramè), Bellini; Spinazzola (dal 19′ st D’Alessandro), Baselli (dal 1′ st Grassi), Migliaccio, Molina; Boakye; Bianchi. A Disposizione: Frezzolini, Carmona, Zappacosta, Cherubin, Napol, Forgacs All. Colantuono.
AVELLINO: Frattali Petricciuolo, Ely (dal 25′ st Vergara), Fabbro, Pisacane, D’Angelo, Arini (1’st Kone), Angeli; Soumarè, Pozzebon, Castaldo (11′ st Comi). A Disposizione: Bavena, Gomis, Arrighini, D’Attilio, Filkor, Chiosa, Commentale. All: Rastelli.
MARCATORI: 13′ pt e 19′ pt Boakye
Arbitro: Daniele Minelli della sezione di Varese.
Guardalinee: Fabiano Preti della sezione di Mantova e Luca Segna della sezione di Roma 1
Ammoniti: Benaulane, Spinazzola, Bellini, Migliaccio (AT), Ely, Vergara (AV. Angoli:.5-3 Atalanta Rec.: 1′ pt; 5′ st.
E’ finita come tutto sommato era verosimile che finisse. D’altronde, specie quando si confrontano squadre di categorie diverse, e soprattutto la compagine ospitante gioca sul proprio campo, è lecito attendersi la vittoria dei padroni di casa. Ed il match che i Lupi hanno disputato in casa dell’Atalanta, non è sfuggito a questo pronostico. Un risultato all’inglese, come si sarebbe detto una volta, che francamente non ha fatto una grinza. Come pure ci pare incontrovertibile che i ragazzi di mister Rastelli abbiano giocato una buona gara, e sicuramente si sono guadagnati “l’onore delle armi”.
Contro l’Atalanta dell’ex Stefano Colantuono, l’Avellino si è proposto con una formazione inedita, con diversi elementi che avevano avuto poco spazio finora, anche perchè non è certamente un mistero che al tecnico di Pompei stia molto a cuore il campionato, che fra settantadue ore vedrà i Lupi impegnati in casa contro il Crotone, in una sfida che esige il ritorno dei Biancoverdi alla vittoria. Cosi, tra i pali Frattali ha rilevato il portierone Gomis, e al centro della difesa ha fatto il suo rientro in squadra il veterano Alessandro Fabbro, che fatti salvi gli ultimi minuti disputati a Modena, non giocava da diversi mesi. A centrocampo spazio per Angeli sull’out sinistro e Soumarè tra la seconda e prima linea, dove, accanto a Castaldo, agiva Pozzebon.
L’Atalanta ha avuto due fiammate nei primi venti minuti che hanno, in pratica, cristallizzato l’esito finale del match. Due giocate in qualche modo di categoria superiore, che hanno fatto la vera differenza in campo. Doppietta di quel talento africano che risponde al nome di Boakye, che ha messo dentro due reti sulle quali nulla ha potuto la difesa dell’Avellino. I Lupi hanno provato a dire la loro specie sul finire del primo tempo e ad inizio ripresa: la prima occasione con un gran tiro dai 25 metri di Arini (davvero buona la sua prova!) che Avramov ha smanacciato distendendosi sulla sua destra; la seconda occasione con Pozzebon che di testa ha girato in porta un bel cross dalla destra di Petricciuolo (anche il 19enne esterno si è ben comportato), con la sfera che è stata preda del pipelet atalantino non senza qualche difficoltà. Nell’ultima mezz’ora, specie per l’uscita di scena di Gigi Castaldo (che si è mosso abbastanza bene), benchè abbiano tenuto in mano il pallino del gioco, i Lupi non sono riusciti a portare particolari insidie ai pali degli orobici.
Tutto sommato, per l’Avellino è stato un discreto e probante cimento contro una formazione di serie A, al cospetto della quale la compagine biancoverde non ha affatto sfigurato. Insomma si può ben dire che i Lupi siano usciti a testa alta da questa esperienza di Coppa.