Avellino – Anzio, le pagelle ai Lupi, promossi Tribuzzi, Di Paolantonio, Parisi, Da Dalt e De Vena, tutti gli altri dietro la lavagna
Lagomarsini S.V.
Non si può dare un giudizio compiuto su una prestazione che, in realtà, non c’è stata perchè il pipelet toscano non è stato mai chiamato in causa, a prescindere dall’azione del gol subito, per il quale non ha alcuna responsabilità;
Patrignani 4.5
Francamente non riusciamo a capire come mai Bucaro lo abbia ancora inserito tra i titolari; anche quest’oggi la sua è stata una prestazione decisamente negativa;
(dal 46′ Omohonria 5.5
Senza dubbio maggiormente affidabile del compagno sostituito, ma questo non significa che l’ex Mantova abbia offerto una prova esente da sbavature);
Dionisi 5.5
In occasione del gol preso dall’Avellino non fa scattare a dovere il fuorigioco, errore che risulta fatale in quella circostanza; per il resto, prestazione da “ordinaria amministrazione”;
Capitanio 5
Non al top della forma, appare lento e macchinoso nei disimpegni; qualche distrazione di troppo, e non solo in occasione del gol subito;
Parisi 6
Spinge molto sulla fascia, ma dalle sue scorribande non scaturiscono molte occasioni importanti, salvo quella sua caparbia percussione nell’area avversaria dalla quale viene fuori il calcio di rigore a favore dei Lupi;
Buono 5
Abbiamo l’impressione che quando si tratta di impostare la manovra offensiva, i suoi limiti atletici emergano in maniera palmare, limitandone molto la efficacia e produttività dell’azione;
(dal 65′ Mentana 5
Altra occasione perduta per il ragazzo di Castellammare, ma anche altro errore di Bucaro che si fida troppo delle sue doti fisiche cercando in questo 19enne qualità offensive che francamente noi stentiamo ad intravvedere);
Di Paolantonio 6
Esattamente come nella gara contro il Ladispoli al Partenio dieci giorni fa: si ritrova, suo malgrado, a predicare nel deserto, perchè le sue aperture e le sue verticalizzazioni non vengono sfruttate a dovere dai compagni dell’attacco; grandissimo volume di gioco e di proposizione quello del centrocampista teramano, che, questa volta, purtroppo, non trova la sponda giusta per la squalifica di Gerbaudo;
Da Dalt 6
Alterna buone giocate ad altre assolutamente improduttive; ha il merito di fornire l’assist per il gol di Tribuzzi che vale la vittoria dei Lupi;
(dall’87’ Morero S.V.);
Tribuzzi 6.5
Spinge generosamente dal primo minuto fino al triplice fischio finale; nella ripresa le sue percussioni sono un costante incubo per la difesa avversaria; ha l’enorme merito di realizzare il gol, con un gran colpo di testa sul secondo palo, che vale tre punti d’oro per la classifica dell’Avellino;
Sforzini 5
Si divora incredibilmente un gol a tre metri dalla porta avversaria, completamente spalancata e senza il portiere, tirando addosso a l’unico difensore rimasto davanti a sè; troppo lento e forse anche superficiale in tante giocate;
(dal 46′ De Vena 6
Non migliora significativamente la fase offensiva dei Lupi con l’ingresso in campo dell’ex Casertana che, comunque, fa il suo dovere mettendo alle spalle del portiere avversario il rigore del pareggio);
Ciotola S.V.
(dal 14′ Matute 5.5
Avrebbe meritato di segnare il suo primo gol in maglia verde in tante altre occasioni in cui la sua prestazione è stata decisamente positiva, invece ha messo dentro la sua prima rete, a tempo ormai scaduto, in una giornata in cui non è riuscito a risollevarsi dal chiaro periodo di appannamento che sta attraversando);
Bucaro 5
Se l’Avellino non ha brillato lo si deve anche ai diversi errori commessi dal suo tecnico, che ha presentato un undici non all’altezza neppure di una gara in casa contro l’ultima in classifica; per non “sacrificare” il suo credo tattico, commette l’errore, ad inizio ripresa, di avvicendare Sforzini con De Vena, senza pensare che avrebbe dovuto, almeno in questa occasione, lasciarli giocare insieme per scardinare il bunker dei laziali; ripropone incredibilmente Lagomarsini in porta, perdendo un over in mezzo al campo, e si ostina, pervicacemente, ad esporre a pessime figure i giovani Patrignani e Mentana, che, sebbene in possesso del prezioso status di under, hanno già avuto tante occasioni per dimostrare di non poter essere titolari nell’Avellino.