Avellino, ATO Rifiuti: ecco la posizione dell’UGL Irpina
Sulla organizzazione dell’ATO rifiuti per la Provincia di Avellino interviene, in una nota, anche l’Ugl per mezzo del segretario generale del sindacato irpino, Costantino Vassiliadis, e dei responsabili Ugl igiene ambientale Nunzio Marotta e Gennaro Pellecchia, che affermano:
“Abbiamo sostenuto sempre con convinzione la scelta di affidare la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti ad un soggetto pubblico, anche per evitare i rischi di eventuali infiltrazioni malavitose. Scelta sostenuta con convinzione quasi all’unanimità tra tutte le forze politiche, e rivelatasi soddisfacente nonostante le difficoltà economiche dei Comuni.
IrpiniAmbiente, da parte sua, ha dimostrato di essere capace di assicurare un servizio ottimale sia nei comuni della provincia che nella città di Avellino. Merito dei lavoratori e del management che hanno profuso impegno e professionalità, riuscendo ad avviare la raccolta differenziata e ad affermare un modello di gestione rifiuti che senza dubbio può essere preso a paradigma di efficienza in Campania.
E’ evidente che, alla luce delle innovazioni proposte dalla legge regionale 5/2014, si afferma il ruolo centrale dei comuni, i quali in forma obbligatoriamente associata, provvedono alle funzioni di organizzazione e gestione dei rifiuti urbani loro attribuite dalla legislazione vigente, secondo i principi di efficienza, efficacia, economicità, trasparenza e sostenibilità ambientale.
Tuttavia, riteniamo che la costituzione dell’Ato rifiuti debba essere il momento in cui le comunità, che partecipano attraverso Conferenza d’ambito la struttura che riunisce i Sindaci dei Comuni ricadenti in ciascun ATO, possano fornire suggerimenti e proposte utili a realizzare i principi della buona amministrazione. Per questo, vogliamo sperare che la responsabilità politica prevalga tra i sindaci, dopo le pantomime verificatesi nei scorsi mesi.
Si poteva certamente evitare il Commissariamento deciso dalla Regione Campania, che ha affidato al sindaco di Avellino l’incarico di adempiere in via sostitutiva agli obblighi imposti dall’articolo 15 bis della legge regionale numero 4 del 2007 e sue modifiche e integrazioni, provvedendo all’adozione di tutti gli atti necessari all’approvazione e alla sottoscrizione, per conto dei singoli Comuni, della convenzione obbligatoria secondo il contenuto assunto in base alla legge e in linea con lo schema-tipo per l’organizzazione, in forma associata, nell’Ato di pertinenza, del servizio di gestione dei rifiuti solidi urbani e assimilati e per la costituzione della Conferenza d’ambito.
Ci attendiamo che nelle prossime settimane si torni a ragionare anche nel merito della gestione rifiuti, tentando di attivare ogni iniziativa utile al contenimento della tariffa di smaltimento dei rifiuti, considerato che sono direttamente i sindaci a dover imporre il costo dei rifiuti ai propri concittadini”.