Avellino – AZ Picerno 1 – 0, Lupi senza infamia e senza lode ma è arrivata la terza vittoria consecutiva
Avellino – AZ Picerno 1 – 0
Avellino: Iannarilli; Cancellotti, Rigione (40′ Cionek), Enrici, Frascatore, De Cristofaro, Palmiero (76′ Armellino), Sounas (76′ Rocca), Tribuzzi (63′ Russo), Redan, Patierno (63′ Gori). A disposizione: Marson, Llano, Benedetti, Liotti, Arzillo, Toscano, Campanile, Vano. All.: Biancolino.
AZ Picerno: Merelli, Pagliai, Gilli, Allegretto, Nicoletti, Franco, De Ciancio, Petito (77′ Volpicelli), Maiorino (90′ Santarcangelo), Energe (86′ Esposito), Bernardotto. A disposizione: Summa, Ragone, Cecere, Guerra, Graziani, Cardoni. All.: Tomei
Arbitro: Roberto Lovison di Padova. Assistenti: Alessandro Parisi di Bari e Giulia Tempestilli di Roma.
Marcatore: al 42′ Cionek.
In una serata fredda e piovosa i Lupi hanno ospitato al Partenio-Lombardi l’AZ Picerno nella prima gara del girone di ritorno. Reduci da due vittorie consecutive, contro Sorrento e Team Altamura, i ragazzi di Biancolino volevano a tutti i costi il tris. Il match non è stato certamente tra quelli più belli giocati dall’Avellino, ma contavano i tre punti, che sono arrivati grazie ad un gol di testa di Cionek al 42′ del primo tempo.
Sul piano del gioco, sicuramente i 22 in campo non hanno proposto uno spettacolo godibile, anche per via delle avverse condizioni atmosferiche. Diciamo che le due contendenti si sono equivalse, e quindi è venuto fuori un match avaro di emozioni da ambo i lati. Mister Biancolino non ha minimamente derogato dal suo credo tattico, vale a dire il 4-3-1-2, posizionando Tribuzzi (in luogo dell’infortunato D’Ausilio), dietro alla coppia di attaccanti Patierno-Redan.
La cronaca ha restituito poche azioni degne di essere riportare sul taccuino del cronista. L’Avellino aveva cominciato con il piglio giusto, andando vicino alla marcatura già dopo pochissimi minuti, ma Sounas, arrivato a pochi metri dalla porta avversaria, ha tergiversato troppo ed ha perso l’attimo propizio. Scampato il pericolo, la compagine lucana ha cominciato a presidiare la zona mediana del campo con maggiore consistenza ed insistenza, senza tuttavia arrivare a creare pericoli per la porta di Iannarilli. Dal canto suo, l’Avellino, pur godendo di spazi invitanti concessi loro dalla retroguardia potentina, ha sempre esitato troppo al momento della conclusione.
Quando si era giunti ormai al tramonto della prima frazione di gioco, una punizione di Palmiero dalla trequarti destra vedeva svettare più in alto di tutti la testa del neo entrato Cionek (che aveva rilevato Rigione infortunatosi due minuti prima), che incornava perfettamente, mettendo la sfera alle spalle del pipelet lucano.
Al ritorno in campo dall’intervallo, i padroni di casa si facevano più guardinghi e stringevano ulteriormente le maglie della difesa, mentre l’AZ Picerno, pur spingendo con lodevole generosità, non riusciva a recare pericoli importanti all’Avellino. I ragazzi di Biancolino, dal canto loro, non sapevano approfittare degli ampi spazi che una difesa avversaria altissima concedeva loro. Numerosi erano gli accenni di contropiede da parte dei centrocampisti avellinesi, “abortiti” all’atto dell’ultimo passaggio. La gara con il passare dei minuti perdeva di intensità, e l’Avellino andava a nozze rispetto agli stanchi e confusi tentativi del Picerno. Il triplice fischio del direttore di gara sanciva la terza vittoria consecutiva dei Lupi.