Avellino – Bari 2 – 0, i Lupi fanno un sol boccone dei Galletti

 

Avellino – Bari   2 – 0

 

Avellino: Frattali, Pisacane, Fabbro, Ely, Bittante (45′ st. Regoli), D’Angelo (31′ st. Almici), Arini, Zito (26′ st. Schiavon), Sbaffo, Castaldo, Trotta. A disposizione: Gomis, Comi, Soumarè, Koné, Angeli, Mokulu. All. Rastelli.

Bari: Guarna, Salviato, Contini, Rinaudo, Calderoni, Schiattarella (11′ st. Galano), Donati (38′ st. Romizi), Bellomo, Boateng, Ebagua, De Luca (29′ st. Caputo). A disposizione: Donnarumma, Benedetti, Filippini, Rada, Camporese, Defendi. All. Nicola.

Arbitro:  Fabrizio Pasqua di Tivoli.
Guardalinee:  Filippo Valeriani di Ravenna e  Stefano Del Giovane di Albano Laziale.
Quarto uomo: Vincenzo Ripa di Nocera Inferiore.

Marcatori: 24′ pt. D’Angelo, 39′ st. Trotta.

Ammoniti: 20′ pt. Sbaffo, 29′ pt. Ebagua (B), 23′ st. Contini (B). Angoli: 9-5. Rec.: 0′ pt; 5′ st.

 

 

E cosi i Lupi hanno fatto un solo boccone dei Galletti. E sì, perchè i ragazzi di Rastelli hanno vinto in maniera netta e convincente contro i Biancorossi pugliesi. La gara con il Bari ha dimostrato in maniera incontrovertibile che quando l’Avellino scende in campo con la fame, la grinta, l’ardore agonistico, la veemenza e la personalità che ha esibito questa sera, è difficile per qualsiasi squadra di serie B uscire indenne dal confronto con i Lupi. Diciamo subito che è stata forse una delle più belle prestazioni dei Biancoverdi formato casalingo. I ragazzi di Rastelli hanno saputo mettere in campo tutta la loro forza fisico-atletica ma hanno anche saputo esibire parecchi pezzi che pure fanno parte del loro repertorio tecnico-tattico. Le doti caratteriali, in uno con la determinazione e l’autostima della squadra nel suo complesso hanno sicuramente contribuito a far vincere i Lupi. Ma la “magna pars” della conquista dei tre punti è da individuare nei valori aggiunti che contro il Bari hanno arricchito sul piano tecnico la compagine biancoverde. Un nome fra tutti? Rodrigo Ely, un calciatore la cui assenza ha pesato forse in maniera determinante melle due gare non brillanti e con un solo punto all’attivo che l’Avellino aveva disputato in casa con la Ternana e a Carpi. L’italo-brasiliano, gettato nella mischia forse con un pizzico di incoscienza da parte di mister Rastelli ( considerato che l’ex milanista si era allenato soltanto a parte durante la settimana), ha ripagato con una prestazione impeccabile contro un attacco davvero temibile come quello barese.. Per non parlare del ritorno imperioso di Zito e Sbaffo, guarda caso, per la prima volta insieme in formazione iniziale. Mister Rastelli ha avuto coraggio, davvero tanto, ad opporre ad un Bari che era giunto ad Avellino con idee bellicose, un assetto tattico votato più alla proposizione del gioco offensivo. L’intensità della manovra avellinese, ma anche la sua imprevedibilità hanno spiazzato letteralmente un Bari compassato e dal gioco monocorde.

Il primo tempo è stato un vero e proprio monologo biancoverde, che ha costretto il Bari a tenere il proprio baricentro troppo basso. La metà campo barese è stata teatro di innumerevoli ed incessanti scorribande avellinesi che hanno lasciato poco fiato ai ragazzi di Nicola. Il gol di D’Angelo al 24′ è giunto come naturale conclusione di un andamento gara, di un’inerzia della partita che faceva presagire ad una marcatura dei Lupi da un momento all’altro. Una mirabile punizione a giro sul primo palo è stata respinta miracolosamente dal portiere Guarna (forse la palla era già entrata quando l’estremo difensore barese la smanaccia fuori), che comunque nulla ha potuto sul tap-in di sta di capitan D’Angelo.

La seconda frazione di gara, sebbene il Bari abbia dovuto gioco-forza alzare un po’ il proprio baricentro, ha visto sempre protagonisti gli uomini in maglia biancoverde, che poco hanno concesso alle sterili e stucchevoli iniziative di Donati e compagni, che si sono rivelate assai prevedibili, per non dire innocue. In questo senso un solo dato è riepilogativo del quadro tecnico-tattico del match nella sua parte topica: in tutto il secondo tempo il Bari è andato al tiro in maniera minacciosa solo con un tiro rapido, quasi di rapina, di Ebagua, che ha chiamato Frattali a l’unica parata importante in tutta la gara. Mentre i Lupi hanno continuato ad imperversare con rapide ripartenze che mettevano tanto timore ai difensori baresi. Il secondo gol dei Biancoverdi, giunto al 39′, è stato un piccolo capolavoro sia nella sua costruzione (fraseggio e triangolo nello stretto tra Castaldo e Trotta) che nella conclusione, con quel sinistro a giro che ha baciato l’interno del palo alla destra del portiere barese, prima di depositarsi in fondo al sacco.

La franca e netta vittoria in questa specie di “paraderby” con il Bari ha dato un’ulteriore, palmare dimostrazione che alla squadra di Rastelli, specie quando ci mette la personalità e l’intensità mostrata stasera, nessun traguardo può essere precluso, neppure la promozione diretta nella massima serie.

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