Avellino – Benevento 1 – 1, i Lupi fanno tremare le Streghe ma nel finale perdono due punti

Avellino-Benevento   1 – 1

Avellino: Frattali, Gonzalez, Jidayi, Djimsiti, Asmah, Verde (21’ st Bidaoui), D’Angelo, Omeonga, Belloni, Castaldo (28’ st Lasik), Ardemagni (11’ st Mokulu). A disposizione: Offredi, Radunovic, Diallo, Crecco, D’Attilio, Camarà. All.: Novellino.

Benevento: Cragno, Gyamfi, Camporese, Lucioni, Lopez (26’ pt Pezzi), Chibsah, Buzzegoli (14’ st Falco), Del Pinto, Ciciretti, Ceravolo, Puscas (33’ st Cissè). A disposizione: Gori, Pajac, Padella, De Falco, Venuti, Jakimovski. All.: Cozzi.

Arbitro: Riccardo Pinzani di Empoli. Assistenti: Daniele Bindoni di Venezia e Giovanni Baccini di Conegliano Veneto. Quarto uomo: Fabrizio Pasqua di Tivoli.

Marcatori: 7’ pt Verde, 37’ st Cissè.

Ammoniti: Verde, Frattali, Camporese (B), Pezzi (B), Omeonga, Del Pinto (B). Angoli 6-3. Rec.: 4’ pt e 5’ st.

Se alla vigilia di questo primo derby in serie B tra Lupi e Streghe ai tifosi avellinesi fosse stata data la possibilità di firmare per un pareggio, sicuramente in tanti ci avrebbero messo il proprio autografo. Vista la situazione di classifica, e probabilmente anche i due differenti obiettivi di Avellino e Benevento (quest’ultimo sembra proprio proiettato verso il perseguimento di un sogno chiamato serie A), il pareggio poteva essere un risultato da tenersi stretto ancor prima di giocarlo questo derby.

Ma, dopo aver visto le due contendenti nel cimento del sintetico del Partenio-Lombardi, si può ben dire che l’1-1 finale suona quasi come una beffa per l’Avellino, che è stato raggiunto all’83’ da un gol su colpo di testa di Cissè, che ha girato in porta un ottimo cross a rientrare di Ciciretti su calcio franco dal lato corto dell’area di rigore irpina.

Passati in vantaggio dopo soli sette minuti di gara con un gol di rarissima bellezza e precisione da parte del fantasista Verde (che ha pennellato di sinistro un pallone a giro che ha completato la propria splendida parabola all’incrocio dei pali, con l’ottimo Cragno del tutto impotente), i Lupi hanno giocato un primo tempo davvero sorprendente per concretezza e buone trame di gioco. Ad un certo punto della prima frazione sembrava quasi che i 22 in campo si fossero scambiate le casacche: l’Avellino a fare il Benevento, e gli Stregoni a fare l’Avellino. E sì, perchè i ragazzi di Novellino hanno dominato per lunghi tratti il match mettendo in soggezione i Giallorossi, forse rimasti un pò sorpresi sia dallo spirito agonistico degli avversari, sia dall’efficacia e pericolosità delle loro giocate.

Non solo e non tanto il bellissimo gol di Verde (essenzialmente frutto delle enormi possibilità tecniche del peperino napoletano), che ha portato inopinatamente in vantaggio i Lupi, ma la stessa voglia di fare, la velocità di esecuzione delle giocate (spesso in verticale) dei ragazzi in maglia biancoverde, e soprattutto lo spirito giusto di quando si gioca un derby, hanno caratterizzato il grande primo tempo dell’Avellino. Il torto, inevitabilmente “esiziale” di D’Angelo e soci è stato quello di non avere inferto il “colpo di grazia” ad un Benevento che nella prima frazione è stato indubbiamente l’ombra di sè stesso, specie negli uomini chiave come Buzzegoli, Chibsah e Ciciretti.

Ma, come spesso accade, la seconda parte di questo derby ha mutato copione tattico e l’inerzia del gioco è passata nelle mani, anzi nei piedi dei Sanniti. L’Avellino ha commesso l’errore di rinculare soverchiamente a protezione dei propri sedici metri (ritrovandosi spesso e volentieri con l’intero undici dietro la linea della palla) ed il Benevento, un pò per spirito di reazione, un pò perchè “invogliato” dai biancoverdi che attendevano senza mostrare mai intenzione e capacità di ripartire, si è calato anima e corpo nel ruolo del propositore di gioco alla ricerca del pareggio.

In ogni modo, pur al cospetto di un Benevento che aveva preso a stanziarsi nella trequarti avellinese, la squadra di Novellino si è difesa con ordine ed intelligenza, non concedendo quasi mai l’opportunità ai Giallorossi di insidiare la porta difesa da Frattali, che è rimasto praticamente inoperoso. Poi, sul finire di gara (83′), la svolta che ha favorito il recupero del risultato da parte degli Stregoni, con la punizione battuta Ciciretti per la testa di Cissè che ha pareggiato i conti.

Alla fine della fiera un pareggio che ha lasciato tanto amaro in bocca ai tifosi biancoverdi che ormai stavano già pensando di aver portato a casa tre punti fondamentali nel discorso intrapreso con l’avvento di Walter Novellino sulla panchina avellinese, vale a dire la rapida risalita in classifica. All’Avellino resta solo un piccolo punto, che più che fare classifica, porta comunque tanta autostima in questo gruppo di ragazzi in cerca di una propria identità.

Foto: LaPresse

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