Avellino – Brescia 2 – 0, i Lupi chiudono l’anno con una meritatissima vittoria

Avellino – Brescia   2 – 0


Avellino: Gomis, Pisacane, Ely, Chiosa, Visconti, D’Angelo (33′ st Arini), Kone, Angeli (42′ st Vergara),Schiavon Comi (29′ st Arrighini), Castaldo. A disposizione: Frattali, Petricciuolo, Zito, Pozzebon, Regoli, Soumaré. All.: Rastelli.
Brescia: Arcari, Zambelli, Ant. Caracciolo, Di Cesare, Scaglia, Benali, H’Maidat, Quaggiotto (37′ st Valotti) Morosini (6′ st Olivera), Corvia (29′ st Razzitti) Caracciolo. A disposizione:Minelli, Lancini, Ragnoli, Bruno, Diogo, Rizzola. All.: Javorcic.
Marcatori: 39′ pt Castaldo, 49′ st Arini.
Arbitro: Eugenio Abbattista di Molfetta. Guardalinee: Di Vuolo di Castellammare e Di Iorio di VerbaniaQuarto uomo: Maresca di Napoli.
Ammoniti: Kone, Antonio Caracciolo, Scaglia (B). Espulsi: 48′ st H’Maidat. Angoli:7-4 Avellino. Rec.: 1’pt; 4′ st.

 

Franca e netta vittoria dei Lupi che chiudono il 2014 come meglio non avrebbero potuto fare. E alla fine i ragazzi di Rastelli riescono anche a sfatare un tabù particolare: vincono la prima gara con piu’ di un gol di scarto. La partita contro il Brescia del neo tecnico Javorcic non si presentava semplice alla vigilia, anche perchè le Rondinelle venivano da due ottime sfide contro Bari e Catania, chiuse con 4 punti a proprio favore. L’Avellino, però, era assai vogliosa di archiviare definitivamente la brutta sconfitta subita in quel di Trapani.

Rastelli ha optato per una tranquilla e solida difesa composta da Pisacane, Ely, Chiosa e Visconti, con i due terzini che avevano licenza di fluidificare sulle rispettive fasce. Un centrocampo a quattro, con D’Angelo, Konè, Angeli e con Schiavon che spesso e volentieri si proiettava tra le due linee ad inserirsi e a dare man forte alla coppia di attacco Comi – Castaldo. La prima metà del primo tempo è andata avanti secondo un canovaccio tattico anche prevedibile: Brescia che cercava di proporre trame offensive ed Avellino che studiava l’avversario e attendeva il momento propizio per affondare qualche velenosa ripartenza. Anche se c’è da riportare in cronaca che già al 12′ c’era stata un’occasione clamorosa di Comi, che, a non piu’ di 4 metri dalla porta del Brescia, raccogliendo un ottimo cross di Visconti, aveva girato di testa forse troppo centralmente ed il portiere Arcari aveva potuto smanacciare sopra la traversa. Il Brescia, come detto in precedenza, ha continuato ad insistere cercando di imporre il proprio gioco ma l’Avellino è stato attento e non si è lasciato sorprendere. In un’azione di disimpegno, al 39′, i Lupi sono andati in gol: Ely ha recuperato palla ed ha ceduto a D’Angelo che nella trequarti avversaria ha trovato il corridoio giusto per Gigi Castaldo che, scattato sul filo del fuorigioco, ha bruciato sul tempo il proprio marcatore ed ha vanificato l’uscita di Arcari superandolo con un tocco rasoterra.

Dopo l’intervallo, ci saremmo attesi una reazione rabbiosa dei Lombardi, invece è stato l’Avellino a fare la partita e a cercare di stringere i tempi per raddoppiare.  La prima parte del secondo tempo è stata tutta un’offensiva tambureggiante dei Lupi che hanno sfiorato piu’ volte il secondo gol con Castaldo, Comi e Chiosa, ma Arcari è stato insuperabile. Al 21′ i Bresciani sono andati in gol con Corvia che ha ribadito in rete un gran tiro dal limite di Olivera respinto miracolosamente da Gomis. Il guardalinee sotto la tribuna Terminio, però, ha alzato giustamente (e provvidenzialmente per i Lupi) la bandierina a segnalare un fuorigioco di posizione dell’ex attaccante della Roma. In pratica il match nei successivi ultimi venti minuti ha detto poco altro, anche se lo striminzito vantaggio non mai restituito soverchia tranquillità ai Lupi, che anche in questa gara non sono riusciti a trovare un rimedio all’atavica mancanza di incisività sotto porta. Poi, proprio allo scadere del match, èarrivato il raddoppio di Arini che ha messo dentro un corta respinta del solito Arcari su tiro di Arrighini.

In definitiva una giusta, netta e preziosissima vittoria per l’Avellino, che restituisce ai Biancoverdi una classifica finale di girone di andata davvero lusinghiera: 32 punti e un quinto posto che dovrà spingere la società di Piazza Libertà ad intervenire sul calciomercato di gennaio per portare ad Avellino i rinforzi giusti, che consentano a Rastelli di poter contare su una rosa che possa concretamente ambire a lottare per il sogno promozione.

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