Avellino – Brescia 2 -1, esordio vincente per i Lupi ma quanta sofferenza

Avellino – Brescia   2  –  1

 

Avellino: Lezzerini, Laverone, Suagher, Migliorini, Rizzato, Molina, Moretti (dal 62′  Camarà), Di Tacchio, D’Angelo, Morosini (dal 46′ Castaldo), Ardemagni (dal 90′ Asencio). A disposizione: Radu, Pecorini, Marchizza, Kresic, Falasco, Ngawa, Lasik, Paghera. All.: Novellino.

Brescia: Gagno, Coppolaro, Meccariello, Lancini E. (dal 77′ Gastaldello), Somma, Bisoli, Ndoj, Machin, Coly, Caracciolo (dall’81’ Ferrante), Cortesi (dal 69′  Tonali). A disposizione: Minelli, Festa, Semprini, Cattaneo, Prce, Lancini N., Mangraviti, Bagadur, Di Santantonio. All.: Boscaglia.

Arbitro: Valerio Marini di Roma. Assistenti: Galetto di Rovigo e Scarpa di Reggio Emilia. Quarto uomo: Proietti di Terni.

Marcatori: al 48′ Caracciolo (B, rig.), al 71′  Ardemagni, all’85′Castaldo.

Espulso: Ndoj (B) per somma di ammonizioni. Ammoniti: Lancini E. (B), Moretti, Suagher,  Somma (B), Coly (B), Castaldo. Angoli: 6-7.       Rec.: 3′ pt;  5′st.

 

 

Rocambolesca vittoria dei Lupi all’esordio del campionato 2017-2018 contro il Brescia di mister Boscaglia. I Lupi vincono in rimonta e sfatano finalmente il tabù del tecnico siciliano che negli ultimi campionati aveva sempre raccolto punti al Partenio-Lombardi.

E’ stata un vittoria assai sofferta, ma tutto sommato legittima. Sebbene Boscaglia a fine gara non sia stato dello stesso avviso perchè,  a suo dire l’Avellino non meritava di vincere perchè le sue Rondinelle avevano dominato la gara. E a dire il vero, pur ritenendo eccessive le parole del tecnico siciliano, a cui forse la delusione per il mancato risultato positivo ha fatto dire cose non proprio rispondenti alla cronaca del match. Che ha avuto due volti, uno nel primo ed un altro nel secondo tempo.

Effettivamente, nella prima frazione il Brescia è apparso molto ben disposto in campo ed ha per larghi tratti imposto il proprio gioco, stazionando spesso nella trequarti avellinese. E ad onor del vero, bisogna riconoscere che le Rondinelle, per quanto prodotto in fase offensiva, hanno sostanzialmente meritato di chiudere in vantaggio il primo. Magari segnando ancor prima del calcio di rigore realizzato in pieno recupero di metà gara da Caracciolo. Un rigore assegnato ai bresciani per un fallo ingenuo quanto inutile di Di Tacchio sullo stesso Airone. I Lombardi, in effetti, avevano prodotto in precedenza almeno un paio di occasioni pericolose, sventate alla grande dal portiere Lezzerini, che probabilmente, dopo questa gara, avrà guadagnato i guantoni di titolare.

Il predominio del match nei primi quarantacinque minuti è stato dei Bresciani anche per un sistema di gioco non spiccatamente offensivo adottato da Novellino, il quale, almeno inizialmente non si è sentito di affrontare la squadra di Boscaglia con due punte vere (affiancando dall’inizio Gigi Castaldo ad Ardemagni, senza utilizzare un Morosini, che almeno questa sera è apparso svagato scarsamente incisivo).

Ad inizio secondo tempo, Novellino, anche necessitato dallo svantaggio, ha gettato nella mischia Castaldo in luogo di Morosini, che è sembrato un pesce fuor d’acqua. Con il bomber di Giugliano in campo, la compagine biancoverde la fase offensiva dei Lupi ha trovato un altro ottimo finalizzatore in aggiunta ad Ardemagni. Poi, subito dopoil primo quarto d’ora della seconda frazione è entrato in campo anche Camarà e, complice successivamente, l’espulsione del bresciano Ndoj (che ha ridotto gli ospiti in dieci) gli attaccanti dei biancoverdi sono divenuti addirittura tambureggianti.

Gli attacchi veementi dei padroni di casa hanno trovato sbocchi davvero produttivi sulle fasce. Ma la vera mossa che ha sconvolto i piani di Boscaglia e portato frutti concreti all’Avellino è stata la decisione di Novellino (che nell’intervallo è stato espulso dall’arbitro per avere protestato vivacemente all’indirizzo dell’arbitro per la concessione del rigore ai bresciani) di invertire le fasce a Camarà, spostato sulla destra, e a Molina mandato sull’out sinistro. L’ex atalantino, che già lungo l’out di competenza aveva portato diversi grattacapi agli avversari, sulla zona mancina è stato praticamente devastante per gli uomini di Boscaglia.

Dal  piede magico del redivivo Molina sono arrivati due cross al bacio, per Ardemagni prima (che ha impattato il match con un perentorio colpo di testa sottomisura) e per Camarà poi, che a sua volta ha fatto da torre per  Castaldo che di testa ha scaventato la palla nel sacco per il definitivo 2-1 per i Lupi. Il gol di Gigi ha dato tre punti d’oro all’Avellino, ed ha anche consentito al bomber giuglianese di farsi perdonare per quel rigore fallito poco prima del pareggio di Ardemagni.

La prima vittoria dei Lupi è stata assai sofferta, ma forse proprio per questo essa è ancora più bella. e come dice il proverbio? Chi ben comincia è a metà dell’opera….

 

 

 

 

 

 

Foto: Ottopagine.it

 

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