Avellino, braccati dalla Polstrada, gettano l’eroina dall’auto in corsa: nei guai tre giovani irpini
Personale della Polizia di Stato in servizio presso la Sottosezione Polizia Stradale di Avellino Ovest ha portato al termine un’importante attività di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, individuando e sequestrando, nella tarda serata di ieri, sull’Autostrada A/16 Napoli – Canosa, in territorio del comune di Avellino, una discreta quantità di sostanza stupefacente trasportata a bordo di autovettura privata. Nei fatti i tre occupanti della citata vettura, tutti della Provincia di Avellino, vedendosi intercettati dalla pattuglia della Polizia Stradale, si sono disfatti, gettandoli dall’auto in corsa, diversi involucri poi risultati contenere sostanza ad azione stupefacente, precedentemente acquistata nell’hinterland napoletano. Nella circostanza gli operatori, dopo aver prontamente bloccato i due giovani, nonostante le notevoli difficoltà connesse all’intenso volume di traffico presente in autostrada, sono riusciti a recuperare parte dell’eroina gettata via sulla sede stradale, mentre diversi altri involucri sono andati dispersi perché lanciati al di sotto di un viadotto. La droga, fatta analizzare presso il locale Gabinetto di Polizia Scientifica della Questura di Avellino, è risultata essere eroina. Allo stato delle indagini si ritiene che i due giovani abbiano acquistato l’eroina sul mercato dell’hinterland napoletano, come di prassi confezionata in cilindretti termo saldati, per poi essere smerciata in questa provincia. I tre giovani, S.D. di anni 31 e M.P. di anni 29 e N.G. di anni 28, due dei quali con precedenti specifici e già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma, sono stati sottoposti a fermo per identificazione e successivamente denunciati alla Procura della Repubblica di Avellino per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Per il conducente dell’autovettura, si è proceduto al ritiro della patente di guida per la successiva sospensione poiché, nella circostanza, rifiutava di sottoporsi ai prescritti test al fine di verificare lo stato di alterazione psico fisica dovuta all’assunzione di stupefacenti.