Avellino – Casertana 3 – 1, i Lupi soffrono più del dovuto per avere ragione dei Falchetti

Avellino – Casertana 3 – 1

Avellino: Pane, Ciancio, Miceli, Rocchi, Rizzo (dal 56′ Tito), Aloi ( dall’80’ Bruzzo), De Francesco (dal 74′ M. Silvestri), D’Angelo, Adamo, Fella (dal 74′ Santaniello), Maniero (dal 74′ Bernardotto). A disposizione: Forte, Pizzella, Dossena, Errico, Mariconda, Burgio, Nikolic. All.: Braglia.

Casertana: Dekic, Hadziosmanovic, Carillo, Konate, Setola (dal 63′ Ciriello), Bordin, Petruccelli (dal 44′ Buschiazzo), Izzillo, Icardi, Varesanovic (dal 63′ Matese), Fedato (dal 60′ Pacilli). A disposizione: Zivkovic, Avella, Longobardo, Petito, De Sarlo, Valeau, De Lucia. All.: Guidi.    

Arbitro: Cudini di Fermo. Assistenti: Politi-Pintaudi. Q. u.: Cosso.

Marcatori: al 14′ Icardi (C), al 29′ Maniero, al 59′ Maniero, all’86’ Adamo.

Espulso: al 40′ Hadziosmanovic (C). Ammoniti: Icardi (C), Miceli, Rizzo, M. Silvestri, Bordin (C), Buschiazzo (C). Angoli: 7-3. Rec.:1′ pt; 3′ st.

Non portare a casa i tre punti contro una Casertana davvero ridotta ai minimi termini, per via delle tante defezioni, soprattutto in attacco (dove mancavano elementi di spicco come Castaldo e Cuppone) sarebbe stato davvero imperdonabile. Invece i Lupi, pur soffrendo soverchiamente, sono riusciti finalmente a vincere nel proprio stadio.

Chiamato a costruire la manovra e soprattutto a fare la partita, al cospetto di un’avversaria volenterosa, ma non certamente di pari grado, l’Avellino ha lasciato nuovamente a desiderare. Ma se lunedi sera, nel derby con la Juve Stabia, erano stati tanti i meriti degli avversari, questa sera la compagine biancoverde ha palesato in maniera evidente alcune lacune, sia in fase attiva, sia in fase di non possesso, che non vorremmo possano nascondere limiti strutturali: manovra propositiva povera di idee (soprattutto per un De Francesco davvero inguardabile), con scarsissima reattività sulle seconde palle, al cospetto dei Falchetti, rappresentati da un manipolo di ragazzi generosi, che presentavano sei under in campo dall’inizio, e addirittura nove in panchina.

La verve, il coraggio e la velocità dei Rossoblu ha spesso messo in grosse difficoltà la retroguardia avellinese, scarsamente supportata dal proprio centrocampo, con il già citato De Francesco, che non solo mostrava la solita lentezza di pensiero nel possesso di palla, ma addirittura sbagliava alcuni passaggi, regalando pericolosissime ripartenze agli avversari. I brutti presentimenti direttamente connessi alle prima giocate dai Lupi, hanno lasciato quasi subito il posto all’incubo vero del gol subito da Icardi, sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

Lo svantaggio inopinato, ma “meritato”, ha avuto, se non altro, l’effetto benefico di scuotere i ragazzi di Braglia, che giusto un quarto d’ora dopo sono pervenuti al pareggio, grazie ad un gol di Maniero, che, raccogliendo un cross eccellente di D’Angelo, ha messo di testa la palla in fondo al sacco.

Dopo il pareggio, i giovani calciatori di Terra di Lavoro hanno perso smalto e fiducia, e una sciocchezza di Hadziosmanovic, a cinque minuti dalla chiusura della prima frazione di gioco, ha regalato ai Lupi il vantaggio dell’uomo in più: dopo aver atterrato Fella nei pressi del vertice sinistro dell’area di rigore casertana, in difensore ospite ha mandato a quel paese l’arbitro, che gli ha estratto il cartellino rosso in faccia.

Alla ripresa delle ostilità, l’Avellino, forte della superiorità numerica, ha cominciato ad imporre anche il proprio tasso tecnico superiore. Cosi, quasi all’ora di gioco Maniero ha messo dentro la palla del vantaggio biancoverde, approfittando di un autentico cadeau del portiere casertano che non ha trattenuto la sfera su un tiro dal limite di Adamo, offrendo l’opportunità all’ex pescarese di ribadire facilmente in rete.

Il ribaltamento del risultato parziale ha ovviamente indirizzato l’inerzia della gara nella situazione tattica auspicata dai Lupi, che in buona sostanza non hanno più corso rischi seri, anche in ragione del fatto che i Falchetti erano ormai svuotati di energia fisica e morale. Il terzo gol (punizione forse eccessiva per i demeriti degli ospiti) siglato dall’Avellino, a quattro minuti dal novantesimo ha giustamente premiato la prestazione strepitosa dell’esterno Adamo, ex di turno, che ha realizzato una rete da cineteca, con un destro al volo che non ha lasciato scampo al portiere casertano.

E’ finita in gloria per i Lupi, ma la cronaca della gara ci ha restituito una compagine, quella biancoverde, che dovrà pensare a lavorare ancora tanto per arrivare a candidarsi a leader del campionato.

Loading