Avellino – Casertana 5 – 0, la grande fame dei Lupi di Biancolino: sbranati anche i Falchetti
Avellino – Casertana 5 – 0
Avellino: Iannarilli, Cancellotti, Rigione, Enrici, Frascatore (74′ Liotti), De Cristofaro, Palmiero (54′ Mutanda), Sounas (85′ Arzillo), D’Ausilio, Patierno (85′ Gori), Russo (74′ Redan). A disposizione: Marson, Cionek, Benedetti, Llano, Tribuzzi, Solaro, Campanile, De Michele, Vano. All.: Biancolino.
Casertana: Zanellati, Mancini (46′ Paglino), Kontek, Bacchetti, Falasca, Damian (60′ Collodel), Bianchi (46′ Gatti), Carretta (84′ Deli), Proia, Bakayoko, Asencio (46′ Iuliano). A disposizione: Pareiko, Vilardi, Fabbri, Satriano, Matese, Di Giovanni, Rocca. All.: Iori.
Arbitro: Valerio Vogliacco di Bari.Assistenti: Matteo Taverna e Giovanni Pandolfo.
Marcatori: al 5′ Patierno, al 22′ Sounas, al 47′ aut. Mancini, al 49′ Sounas, all’83’ Patierno.
La cura Biancolino ha letteralmente trasformato i Lupi, che nelle ultime due gare hanno rifilato agli avversari di turno ben 9 reti: dopo il poker di reti al Crotone, è toccato questa sera alla Casertana subirne addirittura cinque. Insomma, il brutto anatroccolo targato Pazienza si sta trasformando in un splendido cigno, per opera di Raffaele Biancolino, che sembra aver trovato la ricetta giusta per far volare questo Avellino.
La bellissima prestazione di D’Ausilio e compagni in Calabria non poteva avere un seguito migliore questa sera al Partenio-Lombardi. I ragazzi del Pitone hanno letteralmente annichilito la Casertana, che dopo appena una ventina di minuti già perdevano due a zero, grazie ai gol di Patierno e Sounas, entrambi serviti da uno straripante D’Ausilio, che anche stasera di è strameritata la palma del migliore in campo. Un autogol del Casertano Mancini proprio in chiusura della prima frazione di gioco, ha definitivamente messo al sicuro la terza vittoria consecutiva di questo Avellino nuovo di zecca, riveduto ed abbondantemente corretto da Raffaele Biancolino. La seconda frazione di gara, in pratica, si apre e si chiude con altri due gol, siglati da Sounas e da Patierno, sempre su assist di D’Ausilio, letteralmente inarrestabile per i malcapitati difensori casertani.
La guida dell’ex bomber sembra avere totalmente rigenerato la truppa biancoverde, che ora è decisamente una nuova squadra, molto diversa dalla compagine spenta, senza voglia e senza idee, vista nelle prime cinque giornate di campionato, nel corso delle quali, la deleteria conduzione di Michele Pazienza aveva prodotto il miserrimo bottino di tre punti.
Con il Pitone sulla gloriosa panchina biancoverde, l’Avellino ha messo insieme addirittura 10 punti in sole quattro gare, con ben 11 reti realizzate ed una sola subita. Ora l’Avellino gira che è una meraviglia. Il segreto alla base di questa catarsi, dopo l’inutile e deleterio del tatticismo esasperato di Pazienza, risiede nella semplicità e nel coraggio di Raffaele Biancolino. Il nuovo tecnico dei Lupi ha inteso affidarsi al rapporto schietto e diretto con i calciatori, facendo un passo indietro per mettersi a totale disposizione dei suoi ragazzi, che lo stanno ripagando con prestazioni decisamente sorprendenti, specie ove si pensi alla squadra svogliata e confusa di appena poche settimane fa. A nostro avviso, l’errore fatale che ha condannato Pazienza all’esonero è stata la sua esasperata mania di protagonismo, che lo ha indotto a porsi davanti ala squadra stessa, come se i risultati positivi della compagine biancoverde dipendessero essenzialmente dalle sue scelte tecnico-tattiche e non dal talento dei singoli calciatori.
I Lupi sono stati rigenerati dall’intelligente atteggiamento del Pitone che ha restituito ai singoli la libertà di poter esprimere in campo il proprio talento, non più ingabbiato dentro sterili ed improduttivi schemi. come era aduso fare, mosso dalla propria indefettibile presunzione.
Si spiegano cosi le prestazioni assolutamente sorprendenti di ragazzi talentuosi come D’Ausilio (anche stasera letteralmente immarcabile) e Sounas (ancora una volta sontuoso nelle sue giocate e nella sua superiore intelligenza tattica). Si spiegano cosi le verticalizzazioni e la continua ricerca di un gioco sempre votato alla fase offensiva, che sta producendo, almeno a guardare alle ultime due gare, questo strabiliante numero di gol.
Ora non resta che continuare in questi risultati utili consecutivi, senza illusioni e senza mai perdere di vista l’umiltà e la semplicità tattica.