Avellino – Catania, le pagelle ai Lupi: Castaldo e Chiosa sopra a tutti

Gomis         6

La notizia è che questa volta non deve compiere una sola parata che gli faccia sporcare i guantoni; spettatore non pagante, anche quando fa venire i brividi per un traversone insidioso dalla sinistra che lui vede passare pericolosamente ad un metro dal suo naso senza battere ciglio;

Pisacane    7

Prestazione impeccabile, incontrovertibilmente positiva, senza la minima sbavatura e con tanti incredibili anticipi di testa anche ad attaccanti di quasi 20 centimetri piu’ alti, come Leto e Cani; peccato per l’ammonizione ricevuta che gli impedirà di giocare nella trasferta di Modena;

Vergara     6.5

Stava disputando una gara pulita ed attenta, poi per un eccesso di generosità, rincorrendo un pallone quasi impossibile da raggiungere, subisce un infortunio muscolare che lo toglie troppo presto dalla contesa;

(dal 25’ Bittante  6.5

Entra a freddo nel match e deve adempiere nel al ruolo di centrale difensivo, riuscendo a disimpegnarsi abbastanza positivamente; probabilmente la sua migliore partita stagionale, e guarda caso la tira fuori nel ruolo di difensore puro, cioè nel suo ruolo);

Chiosa   7.5

Decisamente il migliore in campo insieme al bomber Castaldo; il biondino torinese è straordinariamente impeccabile, puntualissimo e “chirurgico” negli anticipi; chiunque transiti dalle sue parti viene anticipato, stoppato, bloccato, annientato;

Regoli   6.5

Bravo, diligente ed infaticabile sull’out destro; tampona e riparte infaticabilmente, riuscendo anche ad arrivare in fondo e a mettere palle molto interessanti per gli avanti bianco verdi;

D’Angelo   7

Forse non è ancora stilisticamente bello a vedersi, per via della tallonite che lo tormenta ancora, e con la quale stoicamente cerca di convivere, ma Angelo è guerriero “dentro e fuori” e la lotta lo esalta; il voto lusinghiero lo merita piu’ che per la cifra tecnica, per l’impronta umana che lascia sul campo, per la tenacia, la vigoria e la combattività; il tutto per novanta e passa minuti, senza l’ombra di un lamento: un vero capitano, un capitano vero;

Kone    7

Sostanza in quantità industriale, mescolata a tanta qualità: Moussa è il signore del centrocampo avellinese, anche contro il Catania si esibisce in giocate ed atteggiamenti da massima serie;

Arini   6.5

Mariano è in netta fase di crescita: è la terza gara di seguito che, almeno ai nostri occhi, che riesce ad offrire prove piu’ che accettabili;

(dal 20′ st  Zito    6

Il suo ingresso in campo è volto a dare maggiore spinta nel ruolo di interno sinistro; in effetti un paio di volte si inserisce pericolosamente negli ultimi 15 metri avversari ma non riesce a cogliere l’attimo giusto per conclusioni risolutive);

Visconti   6

Senza infamia e senza lode la prestazione dell’ex cremonese: dopo un avvio decisamente sotto tono, cresce nel corso della gara, e riesce a non commettere particolari sbavature;

Arrighini    6

Corre molto e cerca spesso di attaccare gli spazi; da una sua fuga sulla sinistra nasce l’azione del fallo da rigore del portiere catanese su Castaldo; ma per converso non riesce a finalizzare bene una ripartenza in cui poteva servire Castaldo tutto solo al limite dell’area, facendosi colpevolmente recuperare la palla;

(dal 31′ st Comi S.V.

Gioca solo l’ultimo quarto d’ora, davvero poco per poter esprimere un giudizio su di lui, ma è innegabile che con l’ingresso dell’ex milanista l’Avellino riesca a riequilibrare il quadro tattico e a rispondere colpo su colpo alla fase offensiva avversaria, con la ritrovata coppia vincente Comi-Castaldo, segno evidente che il primo, al pari del secondo, è assolutamente indispensabile alla squadra biancoverde);

Castaldo   7.5

Altra partita da incorniciare per l’attaccante di Giugliano, che, al di là dell’azione del rigore e della sua susseguente realizzazione, che regala altri tre punti ai Lupi, mostra una generosità incredibile, andando a difendere in ogni zona del campo la vittoria avellinese; tutti gli aggettivi positivi sono ormai assolutamente superflui per Gigi-gigante;

Rastelli  6.5

Disegna un piano tattico intelligente ed efficace, forse l’unico possibile, attese le forzate assenze di gente come Ely e Schiavon e l’indisponibiltà iniziale di Comi, contro un avversario forte ed esperto; il resto lo fanno i suoi ragazzi, che specie sul piano mentale gli regalano una prestazione molto intensa e assai soddisfacente.

 

 

 

 

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