Avellino – Cavese 0 – 0, i Lupi regalano il primo tempo agli avversari e non riescono a sfondare nella ripresa
Avellino – Cavese 0 – 0
Avellino: Dini, Celjak, Morero, Illanes, Rizzo (dal 50′ Izzillo), De Marco (dall’85′ Alfageme), Di Paolantonio, Parisi, Micovschi, Pozzebon (dal 50′ Albadoro), Sandomenico (dal 50′ Ferretti). A disposizione: Tonti, Zullo, Rossetti, Bertolo, Njie, Evangelista, Federico. All.: Capuano.
Cavese: Bisogno, Polito, Matino, Marzupio, Ricchi (dal 72′ Nunziante), Bulevardi, Matera (dal 72′ Sainz-Maza), Castagna (dall’89′ De Luca), Di Roberto (dall’89′ Cernaz), Germinale, Spaltro. A disposizione: Abibi, Paduano, Mirante, Romano. All.: Campilongo.
Arbitro: Marcenaro di Genova. Assistenti: Niedda e D’Elia di Ozieri.
Ammoniti: Matera (C), Ferretti, Polito (C), Germinale (C), Matino (C), Albadoro, Bisogno (C), Izzillo e Morero. Angoli:10-4. Rec.: 3′ pt; 5′ st.
In un clima strano, con tanti tifosi biancoverdi rimasti fuori dallo stadio, e con il resto della curva sud in religioso silenzio, almeno per gran parte del primo tempo, per le problematiche societarie, l’Avellino ha sfidato la Cavese nel derby dell’amicizia (visto il reciproco rispetto delle due tifoserie). La squadra di Capuano ha sicuramente risentito delle aspre polemiche di questi giorni, esi è fatta irretire da una Cavese agguerrita, e decisa a portare via punti dal Partenio-Lombardi, benchè imbottita di giovani speranze, per via di un organico decimato dalle squalifiche e dagli infortuni.
Sembrava una gara facile per i Lupi, desiderosi di incamerare la prima vittoria del 2020. Ma il campo ha detto tutt’altro. Il primo tempo disputato dagli uomini in maglia biancoverde è stato tra i peggiori visti quest’anno al Partenio-Lombardi: gioco senza idee, ma anche senza il piglio giusto, con una manovra poco efficace e facile preda della fase difensiva dei Cavesi. La compagine di Campilongo, imbottita di under (ben sette nella formazione iniziale, con addirittura 4 calciatori del 2000) nella prima metà del match non è sembrata mai in affanno, ed ha saputo rintuzzare con energia e lucidità le sterili iniziative degli Avellinesi.
Ad inizio ripresa, Capuano è corso ai ripari, provvedendo a tre cambi contemporaneamente: fuori Rizzo, Sandomenico e Pozzebon (altra prova incolore la sua), e dentro Izzillo, Ferretti ed Albadoro. Vuoi per i cambi, vuoi per la strigliata del focoso tecnico di Pescopagano alla squadra durante l’intervallo, sta di fatto che nell’ultimo terzo di gara, i Lupi hanno cambiato radicalmente atteggiamento e gioco, gettandosi con ferocia nella trequarti cavese, ed azionando un forcing bello da vedersi, ma sostanzialmente improduttivo, almeno in termini di azioni pericolose. L’occasionissima per passare in vantaggio i Lupi l’hanno avuta a metà ripresa con una punizione dai 20 metri di Micovschi che si è stampata sull’incrocio dei pali alla sinistra del portiere cavese.
Il finale è stato condotto all’arrembaggio da parte dei biancoverdi, che hanno collezionato innumerevoli calci d’angolo, e sono riusciti a mettere tante palle nell’area avveraria, ma è sempre mancata la stoccata finale, perchè gli avanti avellinesi non sono stati precisi e cinici.
E cosi il risultato ad occhiali è stata la logica conseguenza.