Avellino, doppio appuntamento al Godot Art Bistrot: venerdì e domenica un viaggio tra musica e letteratura dall’Italia all’Australia
Doppio appuntamento questo fine settiamana al Godot Art Bistrot in via Mazas ad Avellino. Si comincia venerdì, alle 21, con lo storico frontman dei Virginiana Miller, Simone Lenzi, per una serata imperdibile di canzoni e reading. Lenzi, infatti, prima presenterà il suo ultimo libro «Per il verso giusto. Piccola anatomia della canzone» (Marsilio Editore) e poi incanterà con la sua voce.
«Tutte le canzoni sono canzoni d’amore (anche quelle che non lo sono); tutte le canzoni sono canzoni politiche (anche quelle che non si impegnano); tutte le canzoni sono orecchiabili (anche quelle che quando le sentiva tuo nonno si affacciava in cameretta e scuoteva la testa: “Ma che robaccia è?”)»: Simone Lenzi parte da qui e tra pentagrammi, parole e grandi nomi della musica italiana e internazionale – da Gino Paoli a Franco Battiato, dai Beatles ai Rolling Stones – ci invita a entrare nel grande laboratorio della canzone popolare e a scoprirne il dietro le quinte.
Domenica, alle 22, un altro concerto imperdibile con lo swinging jazz degli australiani The Cope Street Parade, band composta da Justin Fermino (Tenor & Alto Saxophone/Voice), Aaron Flower (Guitar/Voice), Ben Panucci (Guitar/Voice) e Sam Dobson (Double Bass/Voice). Un ensemble, nata nel 2009, creata con un’energia unica dove i ritmi accesi si uniscono a brani e arrangiamenti che abbracciano tutti i generi: dal folk, pop, zingaro allo swing. Attraverso tenere ballate e ritmi caldi tutti da ballare, catturano lo spirito e il calore dei generi classici e contemporanei. Le influenze includono Louis Armstrong, Louis Prima, Father John Misty e Leadbelly.
I caldi suoni di swing gitano sono mescolati con elementi del jazz tradizionale di New Orleans e si fondono insieme in un mix di birre fredde e sole per creare uno stile musicale che suona sia nuovo che vecchio ma sempre unicamente australiano. Un esempio: immagina cosa sarebbe successo se Django Reinhardt avesse incontrato Louis Armstrong in un buon vecchio pub di campagna.