Avellino, ecco i punti programmatici de “I Cittadini in Movimento” proposti al Sindaco Ciampi
Ecco i Punti programmatici proposti da “I Cittadini in Movimento” al Sindaco Vincenzo Ciampi:
PER UNA CITTA’ DEL COMMERCIO ED ARTIGIANATO
Eliminazione aree ZTL, Via Dante, Zigarelli, Iannaccone, Malta.
Ripristino del senso di marcia dell’arteria Via Tuoro Cappuccini (salita Viva Hotel).
Rimodulazione dei prezzi dei parcheggi, adeguamento dei parcometri per il pagamento con le carte magnetiche ed attraverso apposite app.
Introduzione delle tariffe per frazione di ora con la previsione dei primi 15 minuti gratuiti.
Realizzazione di aree di sosta per donne in stato interessante.
Rispetto della Sentenza della Suprema Corte di Cassazione, realizzando nel centro città aree di sosta gratuite e delimitate dalle strisce bianche.
Maggiori stalli per i disabili.
PER UNA CITTA’ DEL BARATTO AMMINISTRATIVO
Ai sensi dell’art. 24 del D.L. 133/2014, ha previsto la possibilità per i cittadini in difficoltà di poter saldare i propri debiti con il fisco, mettendosi a disposizione del Comune per eseguire i lavori socialmente utili.
PER UNA CITTA’ DELLE FAMIGLIE
Introduzione del Fattore Famiglia in sinergia con l’Università di Salerno, Benevento e Napoli: sistema di calcolo del carico economico della famiglia (numero di figli e familiari, situazioni di difficoltà, familiari non autosufficienti) per ristabilire l’equità del trattamento economico delle famiglie.
Rimodulazione di tutte le tariffe e degli accessi ai servizi comunali e convenzionati sulla base del reale carico familiare (Mense scolastiche, Trasporto scolastico, Retta asilo nido, Retta scuola dell’infanzia, Contributi, ecc.).
PER UNA CITTA’ DELLA MEMORIA
Ai sensi della Legge n. 1188/1927 e della Circolare del Ministero degli interni n. 18 del 29/09/1992 dell‘intitolazione di nuove strade ed piazza pubblica a 4 giovani Avellinesi prematuramente scomparsi.
Sulla scorta delle oltre 3000 firme raccolte nel 2003, ai sensi dell’art. 66 comma II dello Statuto Comunale si chiede al Sindaco Vincenzo Ciampi di voler dedicare n. 04 strade ai seguenti giovani Avellinesi “CARMINE SICA, IVAN BUBANI, JEGO FILIPUZZI, SABATINO COLANTUONI”.
In subordine si chiede di voler apporre una targa a Piazza Libertà dal seguente contenuto “ Il vostro ricordo non trovi rifugio solo nella memoria custode, ma nel cuore sacro di irripetibile vita CARMINE SICA, IVAN BUBANI, JEGO FILIPUZZI, SABATINO COLANTUONI) “.
PER UNA CITTA’ DEGLI ANIMALI
Aree di sgambamento attrezzate con arre di ristoro e presidi dei clinici per gli animali.
PER UNA CITTA’ NORMALE PULITA, CON MENO TASSE, PIÙ EFFICIENTE E SENZA SPRECHI.
Ai cittadini, molto semplicemente, va promesso di recuperare la normalità che dovrebbe avere un capoluogo di provincia, il che significa:
– creare una macchina comunale funzionante, più trasparente ed efficiente, ma soprattutto al servizio del cittadino;
– lavorare per avere strade pulite e senza buche, marciapiedi sistemati, vigili in strada;
– ridurre i costi di gestione al minimo per alleggerire il carico tributario che grava in modo insopportabile sulle famiglie e sull’economia cittadina e per recuperare al contempo risorse finanziarie da investire in servizi primari;
– eliminare le consulenze e gli incarichi esterni, valorizzando le risorse interne già esistenti;
– creare un assessorato con delega specifica alla riduzione delle tasse attraverso la lotta agli sprechi.
Una città “normale” vuol dire rifiuti zero (la sera Avellino diventa un’unica discarica) ed opere pubbliche finalmente compiute.
Ciò significa potenziare e riorganizzare la raccolta differenziata, risolvere l’annoso problema del Mercatone, dell’autostazione, del Macello Comunale, del Teatro, dell’ex Gil, della Casina del Principe, di Villa Amendola.
Una città “normale” vuole dire anche un modo diverso di gestire la cosa pubblica, con la più larga condivisione possibile dei progetti da mettere in campo, una moderna ed adeguata comunicazione alla città delle iniziative adottate e condivisione delle scelte con i vari portatori di interesse.
Una città “normale” vuol dire soprattutto garantire una buona amministrazione della cosa pubblica che, a sua volta, vuol dire anche programmare per tempo e con avvedutezza.
L’impegno che solennemente assumiamo è quello di programmare con largo anticipo le attività amministrative, non solo quelle che riguardano i lavori pubblici, evitando scelte improvvisate ed affrettate, con inevitabili sprechi ed inefficienze.
Il primo obiettivo è quindi garantire un Comune efficace, efficiente, trasparente e veloce.
PER DIFENDERE LA CITTA’ OSPEDALIERA
contro l’accorpamento (in realtà smembramento) della Città ospedaliera di Avellino con l’Ospedale di Solofra.
Il 19 aprile la Regione Campania ha emesso un decreto, il n. 29, con il quale il Governatore ha ritenuto necessario accorpare il Landolfi di Solofra all’Azienda Ospedaliera Moscati di Avellino, dislocando alcuni reparti da Avellino a Solofra, così privando la Città ospedaliera e gli avellinesi di reparti importanti.
Abbiamo impiegato 50 anni per accorpare tutti i reparti presso la Città ospedaliera ed ora stiamo tornando indietro.
Stranamente la Regione Campania provvede tempo fa a chiudere il presidio ospedaliero di Bisaccia che si trova in una zona disagiata, mentre decide frettolosamente di investire, con un grande dispendio di risorse pubbliche, su un ospedale come il Landolfi che è posizionato ad un distanza di circa 10 km da due plessi ospedalieri come quelli di Avellino e Mercato Sanseverino e non lontano dall’Ospedale di Salerno. Il Landolfi è un ospedale che, seppure vanta la presenza di un pronto soccorso, manca di reparti fondamentali per l’arrivo di pazienti “in acuto” (con gravi crisi in atto) quali la rianimazione, la cardiologia con l’emodinamica, l’urologia, la neurochirurgia, tutte specialità necessarie a poter gestire un paziente in gravi condizioni. Molti anni fa, per evitare gli sprechi economici derivanti anche dal continuo via vai di ambulanze, che dalla periferia si disperdevano tra i 4 plessi ospedalieri allora attivi (il Capone, il Maffucci, Viale Italia e Monteforte), si pensò di creare l’Azienda Ospedaliera di secondo livello. Nel 2018, in barba alla più elementare logica, dall’alto decidono di decentrare i reparti, scegliendo di trasferire al Landolfi oculistica e geriatria, lasciando un’azienda di 2° livello, quale il Moscati, senza tali reparti essenziali e costringendo tutti i pazienti a raggiungere Solofra con tutti i disagi dovuti alla galleria spesso interrotta (una tra le 13 gallerie più pericolose di Italia), una viabilità insufficiente ed inidonea anche per la mancanza di una corsia di emergenza.
Non si vede come si possa gestire un paziente geriatrico, che è un paziente complesso, senza il supporto delle altre branche. Lo stesso può dirsi per l’oculistica. In breve viene compromessa la possibilità di curare i pazienti con un approccio multidisciplinare.
La Città Ospedaliera perde alcuni reparti (oculistica e geriatria) in favore dell’Ospedale di Solofra, dopo che nel 2017 sono stati già soppressi i reparti di terapia geriatrica intensiva e di terapia antalgica. Rimane, poi, il duplicato di alcuni reparti tra le due strutture di Avellino e Solofra, come pediatria, ginecologia, medicina generale ed ortopedia. Inoltre vengono istituiti ad Avellino reparti che hanno natura prettamente ambulatoriale.
Si preferisce, poi, mantenere un pronto soccorso dove manca la possibilità di poter fare la differenza tra la vita e la morte di un paziente, piuttosto che potenziare quello del Moscati che patisce sotto una cronica mancanza di personale che ha portato anche ad aggressioni fisiche nei confronti dei medici, sopraffatti dai tanti pazienti che vi affluiscono.
Si decide di investire capitali ingenti su una struttura fatiscente, mentre mancano infermieri e medici in tutti i reparti della Città ospedaliera.
Al Landolfi, inoltre, si riproporrà il problema dell’assenza di un’area di parcheggio adeguata (faticosamente risolto al Moscati dopo molti anni) e di infrastrutture, nonché la mancanza di un adeguato trasporto pubblico.
Noi ci battiamo per una città che deve imparare a gestire la salute dei cittadini non quantitativamente creando disservizi, ma qualitativamente attraverso il miglioramento ed il potenziamento della Città ospedaliera “Moscati” affinché possa gestire un paziente “in acuto” facendo la differenza”.
PER UNA CITTA’ SICURA
Su tutto, però, occorre garantire la legalità perché essa è il presupposto della sicurezza urbana, che è un bene da salvaguardare e proteggere come diritto primario di tutti i cittadini.
Da qui l’impegno a:
potenziare la capacità operativa della Polizia Locale per un maggior controllo del territorio con particolare attenzione alle periferie e nelle frazioni
intensificare la collaborazione con le Forze dell’Ordine, creando un ufficio ed un sito web “segnalazioni” per favorire il costante e sistematico flusso di informazioni provenienti dai cittadini, i quali sono i primi a conoscere cosa sta accadendo nel proprio quartiere, nella propria frazione;
promuovere le azioni per il rispetto delle regole e patti di cittadinanza attiva, in particolare con gli esercenti commerciali ;
promuovere le azioni di riqualificazione e recupero urbano;
favorire il contrasto a fenomeni di criminalità di concerto con le forze preposte;
promuovere il contrasto a fenomeni di degrado urbano.
Il Presidente Avv. Massimo Passaro