Avellino, emergenza coronavirus, la nota della CGIL irpina
Con relativa celerità, si sono cominciati a vedere, sia alla Asl che al Moscati gli effetti dei summit nazionali e regionali, ma a noi che rappresentiamo i lavoratori e che abbiamo chiesto, la solita e rituale riunione congiunta con le aziende sanitarie, non è stato possibile avere lumi o possibilità di porre domande per meglio comprendere, “sul campo”, quei processi descritti dai protocolli ministeriali, regolarmente trasmessi, e atti a delimitare quella sottilissima linea rossa che demarca la potenziale e, ancora non ben chiara, diffusione dell’infezione.
In poche parole troppo impegnate le direzioni strategiche in riunioni a “porte chiuse”. Questo potrebbe essere, forse, anche comprensibile, vista la fase di emergenza nazionale e globale, e come al solito ce ne facciamo una ragione e proseguiamo, sperando, oramai, non tanto in una futura riunione, ma che il “Carogna virus” giri a largo dalle nostre zone.
Speriamo che le convenzioni non rendano questa sottile “linea rossa” ancora più sottile: parliamo del P.O. di S. Angelo e del P.O di Solofra, che nel giro di pochi giorni potrebbero vedere venir meno, a causa di non chiari problemi burocratici, le convenzioni fra le due aziende irpine facendo mancare sia i Medici di Chirurgia in trasferta dal Moscati in alta Irpinia, sia i Medici del 118 dell’ASL in trasferta presso l’area medica del Pronto soccorso di Solofra, afflitto, quest’ultimo, come l’U.O.C. di Medicina Generale, da una gravissima carenza di unità mediche, con drammatiche ricadute assistenziali in tutte e due le realtà.
È pertanto, cosa auspicabile che, sia in seno allo staff della ASL AV che del Moscati, prevalga, come spesso dice il nostro Governatore, quel buon senso di rendere funzionante e snella la burocrazia stirando al massimo quelle norme sul convenzionamento che, comunque, godono di un margine di manovra per nulla esiguo. Ma ovviamente anche il governatore predica bene e razzola male.
Se ciò, come noi temiamo, non avverrà, già sappiamo, che qualcuno potrebbe paragonare quello che succederà, giusto per rimanere in tema attuale, ad una “banale influenza” passeggera per i due plessi, qualcun altro ad un ennesimo danno al nostro servizio sanitario pubblico provinciale. Noi, da sempre, siamo per la prevenzione: anche una semplice influenza dovrebbe essere evitata; purtroppo, non si è ancora ben capito, e oramai già da più di un anno, che tipo e sottotipo di Virus stia affliggendo il nostro servizio sanitario pubblico provinciale.
F.to Franco Fiordellisi (Cgil Avellino) e Licia Morsa (Fp Cgil)