Avellino – Empoli 3 – 2, i Lupi si scatenano nella ripresa, ribaltano il risultato e portano a casa tre punti di platino
Avellino – Empoli 3 – 2
Avellino: Radu, Ngawa, Migliorini, Kresic, Rizzato, Laverone (dall’84′ Paghera), D’Angelo, Di Tacchio, Molina (dal 5o′ Bidaoui), Morosini (dal 15′ Castaldo), Ardemagni. A disposizione: Lezzerini, Pecorini, Marchizza, Moretti, Camarà, Falasco, Lasik, Asencio, Suagher. All.: Novellino.
Empoli: Provedel, Veseli, Romagnoli, Luperto, Untersee (dal 74′ Ninkovic), Bennacer, Castagnetti, Seck (dall’84′ Pasqual), Zajc (dal 58′ Krunic), Donnarumma, Caputo. A disposizione: Terracciano, Simic, Picchi, Jakupovic, Traore, Polvani, Lollo, Zappella, Di Lorenzo. All.: Vivarini.
Arbitro: Piccinini di Forlì Assistenti: Rocca di Vibo Valentia e Cipressa di Lecce. Quarto uomo: Valiante di Salerno.
Marcatori: all’11′ Donnarumma (E), al 47′ Zajc (E), al 53′ Kresic, al 62′ Castaldo (rig.), al 69′ D’Angelo.
Espulso all’ 85′ Krunic (E) per proteste. Ammoniti: Seck (E), Castaldo, Ninkovic (E). Angoli:4-1. Rec.: 4′ pt e 4′ st.
Partita splendida, combattuta senza esclusione di colpi da ambo le parti, e spettacolo allo stato puro al Partenio-Lombardi. Alla fine ha vinto quella che il campo ha deciso meritasse di più: l’Avellino. Di solito si dice vinca il più forte, ecco: l’Avellino non avrà dimostrato di essere in assoluto più forte dell’Empoli, ma questa gara ha detto che gli uomini di Novellino possono giocarsela contro chiunque, e possono vincere meritatamente anche contro le compagini più accreditate del campionato.
E ‘ stata la classica gara dai due volti, con due diversi padroni nelle due frazioni di gioco. Primo tempo di marca empolese, perchè almeno fino alla mezzora i calciatori in maglia bianca hanno comandato il gioco e sono passati meritatamente in vantaggio, all’11’ con una girata capolavoro di Donnarumma, che dai 15 metri, spalle alla porta, ha stoppato a seguire la palla alzandosela sul destro, ed ha freddato Radu alla sua destra, senza che il giovane portiere rumeno potesse almeno abbozzare un tentativo di parata. Una rete di assoluta difficoltà ma anche di grande spettacolarità.
Ma già dalla seconda metà della prima frazione di gioco, i ragazzi di Novellino hanno cercato generosamente di reagire al vantaggio dei Toscani, portando insidie alla rete di Provedel con Ardemagni e lo stesso Castaldo, che già dal primo quarto d’ora ha dovuto smettere la tuta ed intrare in campo per sostituire l’infortunato Morosini. I prim 45′ di gioco sono andati in archivio con lo zero ad uno a favore degli ospiti, che al tirar del somme, non è apparso certamente un furto.
La ripresa si è aperta con l’inopinato (e forse anche immeritato) doppio vantaggio empolese. Dopo soli due giri di lancetta, lo specialista Zajc mette dentro una punizione capolavoro dai 25 metri, con una parabola che taglia fuori l’esterrefatto Radu. Il doppio vantaggio dell’Empoli avrebbe potuto mettere definitivamente in ginocchio qualsiasi altra squadra, ma non l’Avellino odierno. Sostituito immediatamente lo spento Molina con l’intraprendente ed irrefrenabile Bidaoui, Novellino ridisegna un Avellino maggiormente votato all’offensiva, ma soprattutto increbilmente imprevedibile. E sì, perchè l’ex Crotone si mette in proprio là sulla fascia sinistra, e decide di “travolgere” tutti i difensori che gli si parano davanti. Nessun empolese riesce ad arginare lo “tsunami” Bidaoui che crea ansia e pericoli a go-go per la compagine empolese. Già dopo soli 3′ dal suo ingresso, costringe un avversario a fermarlo con un fallo sulla trequarti in posizione centro-sinistra rispetto alla porta di Provedel. Di Tacchi disegna una parabola a rientrare per la testa del lungagnone Kresic sul secondo palo, con l’ex Trapani che infila la palla dove il numero uno toscano non può arrivarci.
Il gol dell’1-2 galvanizza i Lupi e manda in tilt la retroguardia toscana, che capitola per la seconda volta al 62′, grazie ad un rigore procurato da Castaldo che viene atterrato dall’ex difensore del Napoli Luperto, e trasformato magistralmente dallo stesso bomber di Giugliano. Inutile dire cosa sia successo sugli spalti del Partenio-Lombardi al pareggio dei Lupi: entusiasmo incontenibile e nuova spinta ancora più forte e rumorosa all’indirizzo dei propri beniamini. L’Empoli cerca di riorganizzarci ma la veemenza dell’Avellino è notevolmente superiore alla lodevole generosità degli ospiti, che sono costretti a capitolare per terza volta al 69′, con un colpo di testa di D’Angelo che raccoglie un cross dalla sinistra di Laverone e mette dentro con la tempia sinistra nell’angolino alla destra del povero pipelet toscano che può solo guarda la sfera che va a fare la barba al palo e s’insacca inesorabilmente, per il tripudio che si trasforma in bolgia da parte dei tifosi biancoverdi.
L’Empoli rimane stordito e pur cercando di articolare una disperata manovra offensiva, non riesce più a trovare il bandolo della matassa e, finisce con il perdere anche la calma, visto che Krunic si fa espellere per qualche parola di troppo rivolta all’arbitro. In superiorità numerica negli ultimi minuti di gioco, ai Lupi riesce facile difendersi senza far correre soverchi pericoli alla porta di Radu. Finisce in gloria per i Lupi, che, ribaltando e superando un’avversaria di altissimo lignaggio, lanciano un messaggio forte e chiaro a tutte le concorrenti per l’altissima classifica: d’ora in poi, chi vorrà lottare per il salto di categoria dovrà fare i conti anche con l’Avellino.
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