Avellino, ex Isochimica: si procede con i lavori di caratterizzazione che porteranno alla bonifica dell’ex stabilimento industriale

Passi in avanti importanti verso la bonifica dell’ex stabilimento industriale dell’Isochimica dell’Amministrazione Foti.
Sono stati infatti aggiudicati – in via provvisoria e con il 40,177% di ribasso – alla ATI Theolab s.p.a./SGM s.r.l. di Volpiano (Torino) i lavori relativi all’attuazione del Piano di Caratterizzazione Integrativo predisposto dell’Arpac con cui si conclude la fase conoscitiva del sito. L’esecuzione del Piano porterà a scoprire cosa c’è nel sottosuolo, sotto i capannoni, sotto i fabbricati e nelle vasche di depurazione. All’associazione temporanea di imprese verrà richiesto di fornire, entro 10 giorni, tutti i requisiti di legge, dopodiché – a seguito delle opportune verifiche – si procederà all’aggiudicazione definitiva.
I fondi utilizzati per i lavori connessi al Piano di Caratterizzazione, fase preliminare obbligatorie e necessaria come da legge, sono così divisi: 300 mila euro stanziati dalla Regione e circa 20 mila euro dal Comune.
La ditta che si è aggiudicata la gara avrà a disposizione 155 giorni dalla consegna dei lavori per ultimare l’intervento nell’area dell’ex stabilimento Isochimica dove si dovrà procedere alla realizzazione di una campagna di indagini indirette e dirette.
In particolare dovranno essere effettuate indagini indirette di tipo geofisico, propedeutiche a quelle dirette e puntuali; tali indagini dovranno mirare a definire la struttura del sottosuolo, a rilevare la presenza di acqua di falda e dei sottoservizi, oltre a ricostruire l’eventuale distribuzione di ammassi di rifiuti e/o altri corpi sepolti. Le indagini dirette, invece, dovranno essere realizzate a conseguire una conoscenza dettagliata dello stato ambientale relativamente alla presenza di amianto ed altri contaminati nelle matrici suolo/sottosuolo e acque sotterranee. La necessità, per la matrice suolo/sottosuolo, di una investigazione integrativa a quanto già eseguito nel 2005, nasce dall’esigenza di approfondire la conoscenza dello stato qualitativo del sottosuolo fino alla frangia capillare; per le acque sotterranee, invece, è necessario definire l’effettiva contaminazione stante una discordanza di risultati analitici tra quelli emersi dalla caratterizzazione eseguita nel 2005 e dall’unica campagna di monitoraggio realizzata nel 2012.
Una volta eseguiti i lavori di caratterizzazione per l’individuazione certa delle zone del sottosuolo contaminate sarà possibile procedere alla seconda fase della progettazione che consiste nella bonifica vera e propria dell’ex stabilimento industriale dell’Isochimica.
Sono inoltre terminati i lavori di caratterizzazione, pesatura e smaltimento di uno dei cubi presenti nell’ex stabilimento Isochimica. Dai risultati, che i laboratori accreditati forniranno, si otterranno ulteriori elementi di conoscenza in merito allo stato di degrado, alla conformazione del cubo ed alla tipologia di amianto in esso presente. Sulla base di detti elementi gli uffici del Settore Ambiente potranno predisporre un progetto operativo per la movimentazione ed il successivo smaltimento degli stessi cubi di cemento contenenti amianto.

Loading