Con i tradizionali Falò di S. Ciro, si chiude il cartellone di “Avellino città Natale”

 

 

La consigliera comunale Barbara Matetich, Presidente della Commisisone Cultura, ci ha inviato un comunicato stampa per rimarcare l’importante appuntamento di domani in città con l’accensione, in occasione di S.Ciro, dei tradizionali falò, o meglio “focaroni”, con cui si chiude il lungo periodo di manifestazioni cittadine, che sono state offerte dal cartellone “Avellino città natale”.

Con i rituali del fuoco si chiude il cartellone di Avellino città Natale, un fluire di eventi che ha coinvolto in maniera naturale le energie più vive e loquaci del territorio. Il fuoco racconta una tradizione, una connotazione d’identità e memoria che accomuna diversi luoghi d’Irpinia: si inizia il 17 gennaio, giorno di Sant’Antonio Abate, quando in molti paesi vengono accesi falò propiziatori. A Nusco, la notte dei Falò, è ormai diventata regola. Il rito di origine pagana è un ringraziamento per i raccolti della stagione trascorsa e segna l’inizio del carnevale: “Sant’Antuono maschere e suono”. Ad Avellino, resiste, quasi una sfida contro le modernità, la tradizione popolare dei falò di SanCiro, il 31 gennaio.Suggestivo è invece l’incendio della Cattedrale di Ariano Irpino, che si svolge ad agosto, dopo le commemorazioni religiose del “Dono delle Sacre Spine”, che è la celebrazione dell’offerta delle spine appartenenti alla Corona di Cristo da parte di Carlo D’Angiò al Vescovo di Ariano. L’incendio alla cattedrale rievoca l’assalto alla città.

E’ ora di riconfermare riti e gestualità, tradizioni millenarie che si rinnovano per un po’ di ore una volta all’anno. Una festa antica e tenuta in grande considerazione nella nostra città quella di San Ciro che ricorre proprio domani quando suoni e fuochi ci tramanderanno geografie di sacralità e di vissuti : alle ore 19, grazie a Terrafuoco che da anni anima la collina della Terra, ci sarà l’accensione del falò accanto alla Cattedrale della nostra città e immediatamente dopo una tavola imbandita con risorse enogastronomiche locali. A seguire Hirpus, concerto di Pasquale Innarella al sassofono e Carmine Ioanna alla fisarmonica. Anche nella parrocchia di Maria S.S. di Costantinopoli ad Avellino si celebra la festa in onore di San Ciro, medico, eremita e martire con l’accensione dei focaroni. Nella Chiesa di Corso Umberto I alle ore 19 ci sarà l’esibizione dell’orchestra giovanile del Conservatorio Cimarosa di Avellino diretta dal Maestro Carmine Santaniello, a seguire..il falò!

Sarà un momento di riflessione, analisi e di identità, di musica- valori che dovremmo imparare a riconoscere e diffondere nelle nuove generazioni- e di fuochi e calore nel centro antico della città.”

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