Avellino, il 17 e il 18 agosto presso l’Asilo Patria e Lavoro, il Teatro Clan H porta in scena “Sogno di una notte di mezza estate”

Torna il teatro d’autore del Clan H, la compagnia storica della città. Il 17 e 18 agosto alle 20.30 nei giardini dell’ex Asilo Patria e Lavoro di via Vasto, la compagnia di Salvatore Mazza porterà in scena una rilettura di “Sogno di una notte di mezza estate” da W.Shakespeare, con la regia dello spettacolo di Lucio Mazza.

L’organizzazione drammatica del testo si sviluppa su tre piani, con caratteristiche precise per ogni plot. Le trame, tutte unite da un file rouge sottile, si intrecciano fino a determinare un’unica struttura narrativa capace di emozionare e far sorridere.

“Il Fantastico” rappresentato da Oberon, Titania, Puck e le fate che abitano il magico mondo notturno del bosco che alternano al verso, canzoni e filastrocche.

“Il Romantico” caratterizzato dagli intrecci amorosi di Ermia, Demetrio, Elena, Lisandro e da Ippolita e Teseo: liriche d’amore care ad altri testi di Shakespeare.

“Il Reale” sviluppato dai quattro artigiani, impegnati a organizzare la recita in occasione del matrimonio di Teseo: linguaggio di ogni giorno.

Il Clan H porta in scena una rilettura originale dell’opera shakespeariana, realizzando alcune variazioni sul tema, ma mantenendo invariato l’impianto del testo.

La messa in scena vuole essere dinamica e moderna: i personaggi della fantasia si muovono in un bosco che non è del tutto scevro dall’inquinamento di oggi, gli innamorati, calati nel mondo confuso contemporaneo, vivono le nevrosi e la superficialità di una cultura ormai messa ai margini, come dimostrano le movenze spedite e i costumi da varietà in un caleidoscopio di colori. Anche Teseo e Ippolita si dimostrano una coppia indefinita dove c’è una certa confusione di tipo “sessuale“, mentre gli artigiani sono sostituiti da un variegato campionario di caratteri che rendono lo spettacolo divertente e di facile fruibilità.

Le opere di Shakespeare non mancano mai di avere i loro intermezzi comici: le sue commedie hanno, in quasi tutti i casi, un filo serio, e, talvolta, un fondo con una visione tragica. La vita non è tutto buio e nemmeno tutto diletto. Alla fine resta solo un sogno, che lascia l’amaro in bocca e, forse, divora.

I biglietti potranno esse acquistati anche la sera degli spettacoli direttamente all’Ex Asilo Patria e Lavoro.

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