Avellino, il Comune ha istituito due borse di studio, del valore di 8mila euro ciascuna, intitolate agli ex sindaci Aurigemma e DI Nunno
L’Amministrazione comunale ha istituito due Borse di Studio intitolate ai due Sindaci di Avellino Antonio Aurigemma e Antonio Di Nunno, destinate ai giovani universitari della Scuola di Giornalismo dell’Università degli Studi di Salerno.
Attraverso un apposito accordo, il Comune di Avellino sosterrà l’avvio della “Scuola di Giornalismo di Salerno ad indirizzo economico” mediante il finanziamento delle due Borse di Studio biennali (per gli anni 2015, 2016, 2017) del valore di Euro 8.000,00 ciascuna, da attribuire in maniera concordata in base ai criteri che saranno predisposti dal Comitato Scientifico della Scuola di Giornalismo dell’Ateneo di Fisciano.
“L’intitolazione delle due Borse di Studio ai sindaci Antonio Aurigemma e Antonio Di Nunno – ha dichiarato il primo cittadino Paolo Foti – è un atto dovuto che questa Amministrazione dedica a due protagonisti della storia politico-amministrativa della nostra città, nonché a due professionisti che si sono distinti nell’ambito giornalistico. Partendo da questa iniziativa il mio impegno e quello dell’Amministrazione è incentrato ad implementare un percorso di collaborazione più intenso con l’Università di Fisciano nell’interesse dei giovani della nostra città”.
Un proficuo rapporto di collaborazione condiviso appieno dal Rettore dell’Ateneo salernitano. “Riallacciare un rapporto con un territorio vitale com’è quello di Avellino e più in generale dell’Irpinia che a pieno titolo è un importante punto di riferimento per l’Università che rappresento – ha dichiarato il professor Aurelio Tommasetti – significa non solo immaginare altre iniziative con il Comune di Avellino, ma anche e soprattutto puntare sui giovani che rappresentano un grande patrimonio per tutti noi”.
L’istituzione delle due Borse di Studio intitolate ai sindaci Aurigemma e Di Nunno rappresenta un importante segnale che l’Amministrazione comunale lancia a favore delle fasce più giovani, nella consapevolezza che la Pubblica Amministrazione non può e non deve rimanere estranea alla crescita civica e professionale di quanti si affacciano al mondo delle istituzioni e del lavoro.