Avellino, Laceno d’Oro, cresce l’attesa per il workshop dedicato ai bambini con Vincenzo Gioanola

Sarà una domenica ricca di appuntamenti quella di oggi 20 settembre per il Laceno d’Oro. Sono tre infatti le proiezioni previste.

Si comincia alle 18 al Carcere Borbonico di Avellino con “Gebo e l’ombra” di Manoel de Oliveira.

Il film racconta del vecchio Gebo e della sua casa dove si ritrovano diversi amici per discutere del mondo, un banchetto di quiete che potrebbe durare all’infinito. Il ritorno inatteso di João, figlio di Gebo che ha smarrito la retta via, sconvolge gli equilibri interni alla famiglia.

A seguire, sempre al Carcere Borbonico , alle 20 ci sarà “Sull’Anarchia” di Bruno Bigoni che sarà presente alla proiezione e che subito dopo incontrerà il pubblico e gli addetti ai lavori.
“Sull’Anarchia” è un documentario che affronta attraverso molteplici aspetti le diverse forme dell’idea anarchica, l’esperienza dell’essere anarchici e le innumerevoli realtà libertarie che ancora oggi si concretizzano ovunque. Il film racconta per mezzo di testimonianze, immagini e scritti questa straordinaria esperienza, così difficile da vivere in un tempo come il nostro, dominato dal denaro e dall’egoismo.

La giornata si chiuderà con un omaggio alla provincia irpina: alle 21, alla Chiesa di San Nicola di Atripalda, sarà proposto “Irpinia mon amour” di Federico di Cicilia.
Seguirà un incontro con il regista.

Intanto cresce l’atteso per lo speciale workshop per bambini, dagli otto ai dieci anni, sul cinema d’animazione che si terrà presso il Carcere Borbonico di Avellino.
Un laboratorio pomeridiano di quattro giorni, dal 21 al 24 settembre, con il maestro Vincenzo Gioanola, che li renderà protagonisti di un piccolo film realizzato interamente da loro stessi, disegnando e colorando sulla pellicola 35mm, che sarà proiettato l’ultimo giorno, il 30 settembre, al Festival.

Sono ancora disponibili posti. Per informazione si puo’ scrivere una mail a info@lacendoro.it o chiamare al 338/2044321

SCHEDA DI VINCENZO GIOANOLA

Vincenzo Gioanola, nato a Casale Monferrato (To). Diplomato al Liceo Artistico e all’Accademia di Belle Arti di Torino. Negli anni 80 è stato socio fondatore della società “La Lanterna Magica”. Tra il 1994 e il 2000 ha collaborato diverse volte con André Leduc del National Film Board of Canada per l’”Animathon”, un’iniziativa che permette di creare brevi film d’animazione con gruppi di persone alla prima esperienza. Attualmente insegna animazione in scuole pubbliche e private, tra cui la Scuola Nazionale di Cinema a Chieri e l’Istituto Europeo di Design. Ha realizzato nel 1981 il suo primo film in animazione, “Boogie”, capostipite di una serie di film disegnati direttamente su pellicola che hanno partecipato e vinto numerosi premi ai festival nazionali ed internazionali del settore.
SCHEDA DI “IRPINIA MON AMOUR”
“Irpinia, mon amour”, nasce a seguito della realizzazione e della riuscita del film “L’ultimo goal” di Federico Di Cicilia, presentato in anteprima mondiale al Giffonifilm festival nel 2013 e vincitore di diversi premi. L’idea di utilizzare l’Irpinia come set naturale e sociale si sviluppa e si acuisce in questo nuovo film a metà tra il documentario e la fiction.
 

”Irpinia, mon amour” è una sorta di film ad episodi, legati dal filo rosso dell’eterno dilemma dell’uomo che nasce al sud. L’impossibilità di esprimersi intellettualmente e realizzarsi economicamente senza essere costretti a compromessi. Il deserto mentale e culturale della vita quotidiana delle zone interne dell’Irpinia, viene appaiata al deserto silenzioso e pericoloso dell’Afganistan. I grotteschi tentativi di suicidio del giovane disoccupato senza speranza sembrano urlare tutta la sofferenza di un territorio da sempre serbatoio di voti e preso in considerazione dalla politica solo per lo sfruttamento attraverso le “grandi opere” (terremoto, discariche, trivellazioni petrolifere). Il tentativo di ribellione finale dei giovani che ritrovano nei vecchi briganti abitanti della zona, la loro fonte di ispirazione, sintetizza lo scoramento e la totale mancanza di fiducia nel futuro e soprattutto nello Stato.

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