Avellino – Latina 1 – 1, i Lupi si fanno incredibilmente bloccare in casa anche dai giovani pontini
Avellino – Latina 1 – 1
Avellino: Forte, Ciancio, Silvestri, Dossena, Tito (dall’87’ Mignanelli), D’Angelo, De Francesco (dal 74′ Matera), Carriero, Kanoute, Gagliano (dal 46′ Mastalli), Maniero (dal 74′ Plescia). A disposizione: Pane, Rizzo, Sbraga, Scognamiglio, Bove, Messina. All. Piero Braglia
Latina: Cardinali, Ercolano, Esposito, De Santis, Nicolao, Teraschi, Tessiore, Spinozzi, Di Livio, Carletti, Mascia. A disposizione: Alonzi, Giorgini, Amodio, Ricci, Rosseti, Sane, Celli, Atiagli, Pastore, D’Aloia, Andrade. All. Daniele Di Donato.
Arbitro: Antonio Costanza di Agrigento. Assistenti: Feraboli-Tinello. Q.u. Monesi.
Marcatori: al 6′ Dossena, al 35′ Carletti (L)
Espulso: Carriero. Ammoniti: Spinozzi (L), Teraschi (L)
Anche contro il modesto Latina, imbottito di giovani di belle speranze, di aspiranti calciatori, l’Avellino di Braglia non è riuscito a vincere. E sono tre pareggi su altrettante gare di campionato. Dire che i Lupi sono partiti male significa affidarsi al mero eufemismo. La tanto attesa vittoria non è arrivata neppure stasera, e questo risulta davvero incredibile per una compagine che dovrebbe aspirare alla promozione.
Eppure gli uomini in casacca biancoverde erano partiti come meglio non avrebbero potuto fare, con il vantaggio colto da Dossena, al 6′, praticamente al primo vero affondo nell’area pontina. Sembrava l’inizio di una goleada per i Lupi, che, in effetti, hanno continuato nel tambureggiante assedio alla porta del 20enne pipelet laziale. A tratti, è sembrata addirittura imbarazzante la notevole differenza di valori in campo tra l’Avellino ed il giovane Latina. Tuttavia, vuoi per troppa precipitazione, vuoi per imprecisione, frammista ad un pizzico di confusione, i ragazzi di Braglia non sono riusciti a raddoppiare.
E’ capitato, poi, che alla prima disattenzione di Ciancio e Dossena, il Latina è riuscito inopinatamente a pareggiare con l’unico tiro in porta (se si eccettua la punizione di Nicolao al 1′ che aveva scheggiato la traversa) dell’intera partita. Dopo appena quattro minuti di orologio, l’Avellino oltre al danno è stato raggiunto anche dalla beffa di rimanere in dieci uomini per l’espulsione di Carriero, che aveva rifilato una gomitata ad un calciatore pontino.
Chiuso il primo tempo in parità e con un uomo in meno, i biancoverdi sono andati negli spogliatoi con amarezza e rabbia. Mister Braglia (che anche stasera deve assumersi le sue responsabilità per alcune scelte iniziali che non hanno convinto per niente) ha cercato di correre ai ripari, rimodulando l’assetto tattico dei suoi: fuori un attaccante, Gagliano, e dentro una mezzala, Mastalli.
L’Avellino è tornato in campo con una grande voglia di riportarsi in vantaggio, riprendendosi con enorme carica agonistica la trequarti avversaria. Ma, pur facendo tanto possesso palla, le occasioni da rete, purtroppo, sono state davvero poche, specie perchè il centrocampo biancoverde si è mostrato assai confusionario e povero di idee. D’Angelo e De Francesco hanno giocato una delle loro peggiori partite, e soltanto sulla sinistra, con l’asse Tito-Kanoute, si è sviluppato un po’ di proposta offensiva, soprattutto per merito dell’ex palermitano, che è stato autore di una prestazione addirittura commovente per l’incredibile impegno profuso.
Ad una decina di minuti dalla fine è arrivata l’occasione più clamorosa per i Lupi che hanno colpito la traversa con un colpo di testa di Silvestri. Francamente troppo poco per pensare di portare a casa tre punti preziosi.