Avellino – Latina, le pagelle ai Lupi: Tito torna sui suoi livelli, Kanoute è commovente, il resto “è poca roba”
Forte 5.5
Fa lo spettatore non pagante, ma nell’unica occasione degli avversari si fa superare da un tiro non irresistibile che non riesce a trattenere;
Ciancio 5.5
Corre come un dannato e spinge sull’out di competenza ma i suoi cross sono spesso preda dei difensori avversari;
Dossena 6
Ha il merito di sbloccare il risultato, siglando il primo gol su azione di questo balbettante inizio di stagione dei Lupi, ma anche il demerito di non reagire a dovere all’unica sortita dei Pontini, che pervengono inopinatamente al pareggio;
Silvestri 6
Qualche eccesso di confidenza in difesa nel primo tempo, ma anche una clamorosa traversa colpita di testa a dieci minuti dalla fine che avrebbe regalato tre punti d’oro ai Lupi;
Tito 6,5
Per oltre un’ora di gioco sembra di rivedere il Tito dei giorni migliori, con una spinta senza soluzione di continuità lungo l’out mancino, e soprattutto una serie industriale di cross, che propiziano il gol di Dossena e la clamorosa traversa di Silvestri; la sua più che positiva prestazione è una delle pochissime buone notizie della serata;
(dall’87’ Mignanelli S.V.);
Carriero 4
Torna nella sua veste di mezzala destra, ma evidentemente i diversi compiti attribuitigli da Braglia nelle scorse gare, gli hanno creato un pizzico di “confusione”; si mostra nervoso e cade clamorosamente nel tranello della provocazione facendosi espellere per un fallo di reazione; il suo gesto sconsiderato rende la gara dei Lupi maledettamente in salita;
De Francesco 5
Ancora una volta Braglia gli affida le chiavi del centrocampo biancoverde, ed ancora una volta l’ex Reggina mostra e dimostra che la regia non è sicuramente nel suo dna, perchè il suo è un andamento lento e confuso, e per giunta. a capo chino;
(dal 74′ Matera 6
Decisamente tardivo il suo ingresso in campo in luogo di un De Francesco improduttivo; troppo poco l’ultimo quarto d’ora per poter incidere in un centrocampo misero di idee);
D’Angelo 5
Inconsistente ed irritante nel suo incedere, sembra addirittura svogliato e disattento, specie nella fase di non possesso; forse un po’ di riposo in panchina gli gioverebbe anche dal punto di vista morale;
Kanouté 7
Encomiabile, addirittura commovente e debordante la sua abnegazione nel cercare in tutti i modi di saltare l’uomo e scardinare la difesa pontina; appare in ottima forma fisico-atletica e si spende fino alla fine, senza risparmiare neppure l’ultima goccia di energia;
Gagliano 5,5
Si muove molto in cerca della posizione giusta per ricevere palla e cercare di fare male ai Pontini, ma la sua prestazione non è concretamente apprezzabile;
(dal 46′ Mastalli 6
Il suo ingresso porta subito un aumento di dinamismo e di proposizione offensiva nella trequarti campo, ma le trame dei biancoverdi non riescono ad affrancarsi da una certa confusione e farraginosità; a nostro avviso l’ex stabiese avrebbe meritato una chance nella formazione iniziale, al posto di un D’Angelo assai irritante):
Maniero 5.5
Ammirevole il suo spirito di sacrificio e la sua voglia di lottare su ogni pallone, ma il suo risulta un apporto quasi insignificante ai fini della pericolosità offensiva dell’Avellino;
(dal 74′ Plescia 5
Quasi nullo, impalpabile l’apporto del centravanti palermitano);
Braglia 5
Se la formazione iniziale aveva un suo senso logico, la gestione della gara ha lasciato alquanto a desiderare, atteso che il Maremmano non ha saputo raddrizzare la sua barca, a cui, con l’espulsione di Carriero, era stato sottratto un “marinaio” importante; non condivisibile la scelta di Braglia di puntare, sin dall’inizio, su un D’Angelo che sembra aver perso l’umiltà e la voglia dello scorso anno, ma ancor più grave da parte di Braglia, non aver pensato di sostituirlo; per non parlare di una panchina che il Maremmano ha utilizzato molto tardi (nell’ultimo quarto d’ora) e decisamente male.