Avellino – Messina 1 – 1, nei minuti di recupero i Lupi gettano due punti alle ortiche
Avellino – Messina 1 – 1
Avellino: Forte, Silvestri, Dossena, Scognamiglio, Rizzo, De Francesco (dal 59′ Carriero), Aloi, Kragl (dal 78′ Mastalli), Mignanelli, Kanoutè (dal 78′ Micovschi), Maniero (dal 59′ Murano). A disposizione: Pane, Pizzella, Ciancio, Stanzione, Plescia, Tarcinale. All. Gautieri.
Messina: Lewandowski, Angileri (dal 76′ Rondinella), Camilleri (dal 52′ Trasciani), Carillo, Fazzi, Damian, Fofana, Russo, Marginean (dal 52′ Piovaccari), Goncalves (dal 59′ Statella), Adorante (dal 76′ Busatto). A disposizione.: Caruso, Celic, Simonetti, Konate, Piovaccari, Catania, Balde. All. Raciti.
Arbitro: Collu di Cagliari – Assistenti : Dell’Olio-Lenza.Q.u.: Di Reda.
MARCATORI: 13′ Aloi, 92′ Piovaccari
Ammoniti: Camilleri (M), Maniero, Adorante (M), Goncalves (M) Trasciani (M), Statella (M), Mignanelli e Aloi. Rec.: 1′ pt; 5′ st.
I Lupi si fanno raggiungere al 92′ dal Messina e gettano alle ortiche una vittoria che sembrava ormai già in tasca. E’ stato un errore di Silvestri, che ha cincischiato con la palla ed ha offerto la possibilità all’esperto Piovaccari di trafiggere Forte in diagonale. Ma sarebbe un errore grossolano gettare la croce solo addosso al difensore palermitano, senza, invece, considerare che tutta la compagine biancoverde non ha saputo mettere in ginocchio una squadra, quella siciliana, apparsa modesta, e senza grosse pretese.
Passato in vantaggio dopo neppure un quarto d’ora (grazie ad uno scarico intelligente di Kragl, che da sinistra ha appoggiato al centro ad Aloi, che di piatto ha trafitto l’incolpevole pipelet siciliano), l’Avellino nel primo tempo ha controllato sin troppo agevolmente velleitari tentativi dei Giallorossi. Ma il solo limitarsi a gestire il match non ha pagato, perchè i ragazzi di Gautieri, nel corso della ripresa, non hanno saputo sferrare agli avversari il colpo del definitivo knock out.
La compagine avellinese ha giocato troppo sotto ritmo, quasi in maniera compassata, senza mai dare l’idea di voler fare del Messina la vittima sacrificale di turno. Ciò anche in ragione di un eccesso di cautela da parte del tecnico biancoverde, che, cullandosi sulla favorevole inerzia del confronto, non ha spronato più di tanto i suoi ad alzare i ritmi e l’intensità della manovra, nell’errata convinzione che la modestia tecnica degli avversari avrebbe comnque consentito ai Lupi di portare a casa tre punti preziosi.
Ma così non è stato perchè, il Messina, nella seconda parte della ripresa ha portato frequenti attacchi alla retroguardia avellinese, senza che i Lupi, a loro volta, sapessero approfittare degli ampi spazi che i Siciliani si lasciavano alle spalle. Gautieri, anche nell’ottica del recupero di mercoledi prossimo in casa con il Catania, non ha operato cambi di giocatori e di sistema, con il risultato che la pressione dei Peloritani si è fatta, vi via, più preoccupante.
Perso Maniero al 59′ per una brutta botta al ginocchio, il tecnico dei Lupi ha messo dentro Murano, anch’egli non al meglio, senza pensare di cambiare un irriconoscibile Kanoute con un’altro attaccante come Plescia. Gautieri ha sostituito Kanoute, ormai esausto, solo al 78′ per un insignificante ed innocuo (sul piano della pericolosità offensiva) Micovschi, anche perchè si sa che il rumeno è un esterno di centrocampo, ma di certo è meno attaccante del Senegalese.
In pratica, con Murano (seconda punta) e Micovschi in avanti, l’Avellino ha letteralmente rinunciato ad attaccare. E questo ha incoraggiato oltremodo, e spinto i Siciliani all’arrembaggio finale. Che poi il gol del pari ospite, sia arrivato per un errore di gestione della palla da parte di Silvestri, francamente, ci pare più un dettaglio tecnico, che una scusante tattica.