Avellino – Monopoli 1 – 0, i Lupi suonano la nona per il gran concerto della Serie B…

Avellino – Monopoli 1 – 0
Avellino: Iannarilli, Cancellotti, Rigione, Enrici, Cagnano, Armellino (dal 64’ Palumbo), Palmiero (dall’85’ Rocca), Sounas, Russo (dal 77’ Tribuzzi), Lescano (dall’85’ Zuberek), Panico (dal 64’ D’Ausilio). All. Biancolino. A disposizione: Pizzella, Marson, Todisco, Cionek, Frascatore, Arzillo, Mutanda, Campanile, Manzi.
Monopoli: Vitale, Bizzotto, Miceli, Viteritti, Valenti (dall’83’ Sylla), Falzerano, De Risio (dal 69’ Battocchio), Scipioni (dal 59’ Calvano), Pace, Pellegrini (dal 69’ Yeboah), Grandolfo (dal 59’ Bruschi). All. Colombo. A disposizione: Albertazzi, Bulevardi, Cristallo, Virgilio, Contessa, Cellamare.
Arbitro: Leonardo Mastrodomenico di Matera.
Marcatore: al 33’ Lescano.
I Lupi suonano la nona sinfonia (pardon, vittoria) e mettono praticamente le mani sulla Serie B, per la conquista ufficiale della quale manca ormai un solo punto da conquistare nelle ultime due gare di campionato contro Sorrento e Altamura. E’ stata una serata dalle grandi emozioni, una di quelle che un tifoso vero ricorderà per tutta la vita. L’Avellino era due punti sopra il Cerignola a tre giornate dalla fine. I rivali pugliesi sono caduti in casa con il Benevento, ed i Lupi, battendo il Monopoli, si sono portati addirittura a + 5 sulla seconda ad appena 180 minuti dalla chiusura della regular season. Insomma, dalle 21.30 di questa sera anche il più timoroso dei tifosi biancoverdi può tranquillamente abbandonare ogni sorta di scaramanzia e cominciare ad accarezzare con mano questo sogno che sta per farsi realtà.
Dopo la grande prova di forza di Catania, i Lupi erano chiamati a confermare la loro leadership in casa con il coriaceo Monopoli, terza forza del campionato. Davanti a circa quindicimila tifosi, l’Avellino ha cominciato la gara con il piglio giusto, e si è subito capito chi avrebbe vinto questa partita di vitale importanza. I ragazzi di Biancolino sono stati protagonisti di un primo tempo da favola, impregnato di agonismo feroce e di volontà ferrea, dinanzi alla quale il Monopoli ha cercato di opporre resistenza, ma con scarsi risultati.
Man mano che passavano i minuti l’assalto dei Lupi alla porta pugliese si è fatto sempre più tambureggiante, e poco dopo la mezzora di gioco, il muro eretto dai ragazzi di mister Colombo e stato sfondato dal super bomber Facundo Lescano, che, spalle alla porta, ha agganciato un assist dalla sinistra di Cagnano, si è girato in un fazzoletto, ed ha trafitto il pipelet del Monopoli. Un gol da vero rapace dell’area di rigore. Approdato legittimamente al vantaggio, l’Avellino non si è seduto sugli allori ed ha insistito, forse addirittura con maggiore veemenza alla ricerca del bis che avrebbe messo in ghiaccio il risultato.
Poco dopo ci era anche riuscito grazie ad un diagonale di Panico, ma l’arbitro ha annullato per fuorigioco di posizione di un altro calciatore biancoverde. Una prima frazione di gioco che ha rallegrato il cuore dei tifosi, che sono stati confortati anche dalle notizie che provenivano da Cerignola, dove la squadra di casa stava soccombendo con il Benevento, addirittura due a zero.
In avvio di ripresa, l’Avellino ha ripreso a macinare gioco alla ricerca del secondo gol, che è stato solo sfiorato per un palo colpito da Panico, che avrebbe meritato anche questa volta la soddisfazione personale. Solo nella seconda parte del secondo tempo, i Lupi hanno pensato, a giusta ragione, di rifiatare un po’, potendo anche contare sulle energie fresche provenienti dalla panchina. La squadra di Biancolino, anche quando ha cominciato a gestire lo ha fatto in assoluta scioltezza, mostrando e dimostrando una netta superiorità tecnica nei confronti del Monopoli, tanto è vero che raramente gli ospiti sono riusciti ad avvicinarsi all’area di rigore dei Lupi.
Tra le fila avellinesi, impressionanti sono state le prove dei due terzini Cancellotti e Cagnano, e del fantastico piccolo mediano Palmiero, onnipresente e grande cucitore di gioco. Menzioni particolari meritano anche l’impetuoso ed instancabile Russo, il mortifero Lescano, ovviamente, ed il sontuoso Sounas, per il quale qualsiasi parola positiva non è mai un elogio ma semplice constatazione di uno strapotere tecnico, decisamente sprecato in Lega Pro.