Avellino – Monopoli 4 – 0, i Lupi fanno un solo boccone dei malcapitati Pugliesi

Avellino – Monopoli 4 – 0

Avellino: Pane, Ciancio, Dossena, Miceli (dal 77′ Rocchi), L. Silvestri, Adamo (dal 52′ Rizzo), Aloi, D’Angelo (dal 77′ M. Silvestri), Tito (dal 77′ Burgio), Santaniello (dal 64′ Fella), Bernardotto. A disposizione: Pizzella, Forte, Bruzzo, Nikolic. All.: Braglia.

Monopoli: Menegatti, Sales, Bastrini, Mercadante (dal 54′ Guiebre), Tazzer, Lombardo, Giorno, Piccinni (dall’87’ Nina), Zambataro (dal 54′ Antonacci), Samele, Marilungo (dal 60′ Arlotti). A disposizione: Oliveto, Pozzer, Starita, Giosa, Fusco, Vassallo, Santoro. All.: Scienza.

Arbitro: Virgilio di Trapani. Assistenti: Niedda-D’Elia. Q.u. Pashuku.

Marcatori: al 10′ Bernardotto, al 13′ D’Angelo (rig.), al 16′ Dossena, all’88’ Fella.

Espulso: al 59′ Tazzer (M). Ammoniti: Menegatti (M), Zambataro (M), Sales (M), Miceli, Giorno (M). Angoli: 2-6. Rec.: 2′ pt; 3′ st. 

Il match di recupero con il Monopoli è durato appena un quarto d’ora. Giusto il tempo per i Lupi di insaccare la sfera nella porta dei Pugliesi per ben tre volte. L’Avellino, affamato ed arrabbiato come non mai per la partita persa immeritamente con la capolista Ternana appena tre giorni orsono, ha fatto un solo boccone dei malcapitati pugliesi.

Sin dalle primissime battute del match si è visto lontano un miglio un atteggiamento ed una volitività da parte dei ragazzi di Braglia che non lasciava alcun dubbio sull’esito finale di questa sfida. Aloi e compagni hanno avuto il merito di saper sfruttare l’onda lunga dell’amarezza provata per essere usciti a mani vuote dopo la bellissima prestazione di domenica scorsa, quando hanno giocato veramente alla pari al cospetto della capolista.

Continuando, come in una sorta di terzo tempo, ad esprimere la stessa voglia e la stessa determinazione agonistica messa in campo contro le Fere, i Lupi si sono letteralmente sfogati con il Monopoli. E dopo soli 10′ minuti l’Avellino ha già sbloccato il risultato: scarico a sinistra del fronte d’attacco di Santaniello per Bernardotto, che, appena entrato in area, con un piattone destro a rientrare, ha mandato la sfera a fil di palo, segnando un gol davvero di ottima fattura.

Dopo soli tre minuti il raddoppio dei Lupi, con un calcio di rigore (fallo di mano del difensore pugliere Zambataro) trasformato impeccabilmente da Sonny D’Angelo. Sono passati altri tre minuti ed è arrivato anche il terzo gol: calcio d’angolo di Tito, Dossena si è alzato più in alto di tutti e di testa ha gonfiato nuovamente la rete pugliese.

Dopo il tris, perentorio e prepotente, ci saremmo aspettati una gestione più soft dei Lupi, invece i ragazzi di Braglia sembravano non indemoniati e continuavano ad attaccare, per niente paghi del triplo vantaggio. Le occasioni da gol fioccavano come mai viste in questo scorcio di campionato.

Il Monopoli tentava, ma non riusciva mai ad uscire dai propri trenta metri, nei quali l’aveva relegato l’Avellino. I Pugliesi, tuttavia, poco dopo la mezzora riuscivano a portare la prima ed unica insidia alla porta di Pane, con un tiro deviato da un difensore avellinese che mandava la sfera a stamparsi sul palo alla sinistra del pipelet irpino. La prima frazione si chiudeva senza ulteriori sussulti.

Ad inizio ripresa si è visto un po’ di orgoglio da parte del Monopoli che non intendeva lasciare il Partenio-Lombardi senza aver realizzato almeno il gol della bandiera. Ma l’ottimo palleggio a centrocampo dei lupi, guidati da un Aloi in versione “categoria superiore” non consentiva al Monopoli di proporre iniziative degne di nota. Era un po’ come il gioco del gatto con il topo: i Pugliesi a tentare di salvare la faccia ed i Lupi che facevano un torello prolungato. Ma sul finire del match c’era tempo e spazio anche per il poker servito dall’ex di turno Fella, che, in versione rapinatore d’area, rendeva ancora più amara la giornata ai Pugliesi.

Con questi tre punti i Lupi si sono portati al quinto posto in classifica, a sole due lunghezze dalla terza piazza, occupata attualmente dal Teramo.

Ed ora, anche la classifica comincia restituire all’Avellino il rango che merita.

Loading